L’ho letto poco fa, in poche righe di quella finestra sul mondo che è Facebook. E’ scomparso Simone Morosi. Non so ancora dove, quando, come né tantomeno perché. Ma lo ricordo bene, per circa una decina di anni di incontri nei “luoghi del vino” della Toscana. Forse – ma qui la memoria non mi aiuta granché – abbiamo frequentato i corridoi della facoltà di Scienze Politiche negli stessi anni, in via Laura. Di sicuro ci siamo incrociati tante volte a cene, eventi, banchi d’assaggio, degustazioni e così via. Era un bellissimo ragazzo: di lui ricordo bene gli occhi e il sorriso, due particolari che in genere era il gentil sesso a notare. Sorrideva spesso, e anche se ci siamo incontrati soltanto a livello occasionale sapevo che era una di quelle persone appassionate di vino che sai di trovare dove c’è una buona bottiglia. Ripeto, non eravamo amici ma semplici conoscenti, di vista o poco più. Ma era un giovane uomo, come me. Con una passione in comune. E fa sempre male quando la morte arriva così. Così come? Così. Punto e basta.
Addio
M.