Ci sono prodotti ormai tanto “cristallizzati” nella loro tradizione che ogni variante – anche quelle meglio riuscite, come questa – presenta spesso il carattere di un esperimento rischioso. Discorso diverso se le variazioni su tema arrivato da un brand così consolidato da poter essere quasi sinonimo del prodotto in sé. E’ il caso dei cantucci di Prato e del Biscottificio Mattei, che presenta la versione al cioccolato fondente del loro prodotto più conosciuto. La novità, nell’inedita confezione rossa, saranno presentati a Firenze venerdì 8 novembre da Burde, la trattoria di Via Pistoiese, must per i gourmand fiorentini e non solo. Nella serata annuale dedicata alla sfida tra Amarone e Brunello di Burde, i cantuccini al cioccolato fondente Mattei saranno presenti nel menù abbinati al Recioto della Valpolicella, uno dei più classici e vincenti abbinamenti tra vino e cioccolato.
Dopo oltre un secolo e mezzo dalla sua nascita, lo storico Biscottificio Mattei festeggia i suoi primi 155 anni con i Cantucci al Cioccolato Fondente, la prima variante alla ricetta tradizionale del 1858 di Antonio Mattei realizzata con mandorle, pinoli, uova fresche, zucchero e farina. Per la novità firmata dal Biscottificio più famoso d’Italia pezzi di cioccolato fondente al posto delle mandorle e dei pinoli, con una nuova declinazione dello storico packaging: la confezione rossa con filo verde e biglietto bianco, da 250 e 500 grammi. Ci voleva un anniversario importante come i 155 anni e le richieste di tanti affezionati clienti per convincerli a uscire con un nuovo prodotto. La famiglia Pandolfini, infatti, ha sposato da oltre un secolo una vera e propria missione, quella di portare avanti questa tradizione mantenendo intatti negli anni i sapori e la lavorazione dei prodotti del Biscottificio. In questo senso si inserisce anche il recente restyling del negozio presentato a settembre, ispirato completamente dalla grande tradizione di questo luogo magico, da sempre in via Ricasoli 22 a Prato.
La bottega è stata riportata a come era agli inizi del ‘900, così è tornata la vecchia insegna e il colore chiaro del bancone che già a inizio del secolo scorso deliziava i pratesi con le sue specialità e conquistava personaggi come Herman Esse e Pellegrino Artusi. “Era dagli anni ’50 che non uscivamo con un nuovo dolce, da quando il nonno Ernesto creò il filone candito, ancora oggi una delle migliori specialità del nostro forno insieme al classico biscotto di prato” spiega Elisabetta Pandolfini. “Il cantuccio al cioccolato è dedicato alla nostra storia, alla nostra città e a tutti coloro che in ogni parte del mondo apprezzano ogni giorno i nostri prodotti e la passione che ci mettiamo nel realizzarli”.