venerdì 19 Aprile 2024
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Per i cinesi è l’anno della Scimmia: ecco il menù del loro Capodanno

Per il calendario cinese siamo da poco entrati nell’anno della Scimmia. Trattandosi di un Capodanno, ci siamo chiesti quale fosse il relativo menù tipico. La risposta è sorprendente: oltre ai jiaozi (ravioli) c’è lo zampone, insieme al Nian Gao (torta)

capodanno cinese - anno della Scimmia

Siamo entrati nell’ anno della Scimmia. E i fuochi di artificio e la festa vanno avanti da ore. Scrivo mentre sto andando a letto a dormire. Qui sono le due e mezzo di notte. E invece, l’amica Lin Lin che chattava dalla città di Laioyang della provincia di Liaoning ha scatenato la mia voglia di sapere e conoscere curiosità e tradizioni del suo mondo orientale. Soprattutto a tavola. E così alla faccia della sua voglia di dormire dopo una ventiquattr’ore di bagordi e festeggiamenti ho cominciato a chiedere e chiedere… Così ho saputo che al nord della Cina per festeggiare il Capodanno i banchetti durano giorni e giorni e in realtà non c’è un preciso momento in cui si mangia perché lo si fa sempre quando lo si vuol, basta tuffarsi sulla tavola imbandita piena di leccornie cucinate insieme, a più mani, da tutti i membri della famiglia.

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Ma cosa si cucina al nord della Cina dove i giorni di Capodanno sono stati preceduti da un periodo gelido con temperature scese anche oltre i -20 gradi? Ravioli fatti a mano da tutta la famiglia e zampone simbolo di prosperità. Non credevo alle mie orecchie. Nel lontano oriente e nel profondo nord a due passi dalla Siberia e dalla Mongolia anche se lo si festeggia da tradizione secondo un diverso calendario per Capodanno si mangiano le stesse cose? Ebbene sì, la mia amica tornata a casa giusto per la festa sentitissima dalle sue parti, non aveva portato a casa le tradizioni dell’Occidente che la ospita ma mi stava raccontando la verità. I ravioli hanno in Cina una tradizione di almeno 1800 anni e anche se diffusi in tutto il grandissimo paese sono particolarmente popolari nelle zone del nord. Solitamente il ripieno è fatto di carne trita e verdure tagliate mentre l’impasto è rigorosamente tirato a mano finemente. I ravioli possono essere bolliti, cotti al vapore oppure fritti.

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A Liaoyang e dintorni i ravioli si chiamano Jiaozi da non confondere con i wonton celebri nei ristoranti cinesi occidentali. Quando si preparano – come detto tutti insieme in famiglia – con la carne di maiale e il cavolo prima di servirli dopo la bollitura con aceto e salsa si soia è usanza aggiungerci un ingrediente portafortuna, quasi sempre noccioline. Fondamentale però mangiarli solo dopo che è scoccata la mezzanotte insieme allo zampone la cui preparazione e cottura è simile a quella della casalinga della porta accanto. Nel frattempo fra un fuoco d’artificio, un addobbo rosso messo alla finestra e un brindisi – anche se i cinesi sono in questo molto più moderati di noi – se vi viene fame attingete al banchetto di cui sopra sempre bello pronto e apparecchiato. Potete “pescare” nel vassoio dell’unione, tipico vassoio dalla caratteristica forma a mo’ di 8 numero portafortuna per i cinesi, fra frutta zuccherata e verdure da scegliersi fra melone, cocco, semi e radici di loto, noci, carote e mandarini.

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Da provare assolutamente anche il Nian Gao (nella foto in alto) che tradotto significa torta del Capodanno Cinese. È anch’essa un simbolo di buona fortuna ed è fatto di riso glutinoso, zucchero di canna e olio anche se ne esistono versioni con aggiunta di datteri rossi e noci. Nel frattempo nella provincia di Liaoning è quasi già l’alba. La prima freddissima alba dell’anno della scimmia e rifletto, pensando all’amica Lin Lin che è voluta tornare a casa a vivere le sue tradizioni che, se non fosse stato per la nostalgia dei familiari poteva rimanere anche in Italia: ravioli e zampone portafortuna per Capodanno non le sarebbero mancati.

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