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Editoria: in libreria “Puntazza” del giornalista Simone Innocenti

Debutta in libreria la raccolta di racconti del cronista del Corriere Fiorentino, Simone Innocenti. Si tratta di “Puntazza” (ed. L’erudita, 13 euro), opera prima del collega diventato celebre per il caso Schettino. Sabato alle 17,30 la presentazione a Firenze
 simone innocenti puntazza

Per una volta, l’enogastronomia non c’entra. O non ancora, almeno. Chi ha preso col tempo l’abitudine di transitare dalle pagine di questo sito sa bene che, seppure il Forchettiere si occupi in maniera preponderante del mondo enogastronomico, talvolta si prende la pena e il gusto di concedersi qualche incursione in altri ambiti. La letteratura, ed esempio. Ed è un’eccezione che oggi facciamo più che volentieri, per annunciare l’uscita in libreria di “Puntazza” (ed. L’erudita, 13 euro), opera prima del collega Simone Innocenti, con cui ho diviso anni importanti al Giornale della Toscana. Si tratta di una raccolta di racconti vergati da un abile nerista, appassionato d’arte e letteratura. Molti ricordano Simone per aver diffuso il 16 gennaio 2012 in anteprima mondiale il file audio “Vada a bordo, cazzo” con le indimenticabili parole pronunciate dal capitano De Falco a seguito del naufragio della Concordia. Personalmente i ricordi di Simone vanno ben più indietro nel tempo, fino agli anni esaltanti del quotidiano di via Cittadella, e di lui posso dire che dietro quella scorza spiccia e dissacrante coesistono bene – in un’alchimia che altrove solo raramente funziona – genio e sregolatezza, due anime che l’hanno reso un cronista di razza, un cane da fiuto capace di tornare sempre a casa (rectius, in redazione) “con l’osso”, un giornalista che riesce sempre ad arrivare là dove a molti altri è precluso l’accesso. Ha il dono prezioso di una penna, il buon Simone, che molti vorrebbero (e dovrebbero, in questa professione) possedere: una penna quando si lascia ispirare è capace di dar vita a storie notevoli e personaggi articolati. Nella certezza che anche con Puntazza Simone sia riuscito a toccare le corde del lettore, e in attesa di diventare anch’io uno di questi, per il momento non mi resta che basarmi sulla sinossi del volume. Eccola:

“Suore assassine, appassionati di tirwatching, trafficanti di animali, improbabili ladri di gratta e vinci, eredità inaspettate: Storie di gelosia estrema, violenza, amore immortale, che appassionano fin dalla prima riga e producono un rumore sordo nel cuore di chi legge. Racconti che ci tengono sospesi tra l’insita crudezza della natura umana e la purezza dei sentimenti più autentici, svelando il dietro le quinte della nostra società e delle maschere che ci cuciamo addosso ogni giorno. Sono lo sguardo dell’autore, la sua capacità di osservare, l’agilità nel cambiare prospettiva a plasmare trame essenziali, limpide e potenti. Simone Innocenti dimostra di saper rimanere in equilibrio tra l’essenzialità linguistica e una fantasia irrefrenabile, impregnata di ironia e senso dell’assurdo”.

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La presentazione ufficiale sarà sabato 14 maggio alle 17,30 a Firenze presso la Cappella dei Pazzi a Santa Croce, a cura del direttore dell’Ansa toscana Stefano Fabbri e Domenico Manzione, sottosegretario al ministero dell’Interno.

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