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Finale europea del Gelato Festival 2017, trionfano Scotti… e la semplicità

Al piazzale Michelangelo la disfida tra i 16 gelatieri europei arrivati a Firenze per il Gelato Festival 2017 ha visto trionfare il lombardo Massimiliano Scotti. In generale, questa edizione della kermesse ha visto la riscoperta del valore della semplicità e della qualità delle materie prime

premiazione

Al piazzale Michelangelo ce n’era davvero per tutti i gusti, dallo zabaione col marsala alla ricotta azteca, dal latte di Brunilde alle ciliegie scozzesi, dal limone garganico “Femminello” all’abbinamento tra peperone rosso e fragola, fino alla crema della Baklava o i frutti di bosco preparati con l’acqua scozzese usata per la riserva di whisky del principe Carlo. Eppure a vincere il Gelato Festival 2017 è stata la (apparente) semplicità del Mio primo latte di Massimiliano Scotti della gelateria Vero Latte di Vigevano. Dopoo aver vinto la tappa di Milano, Scotti è stato proclamato miglior gelatiere d’Europa.

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“Il mio primo latte” è un gelato al gusto di latte, miele e riso descritto dallo stesso Massimiliano Scotti come “un gusto dedicato ai sapori autentici di una volta, è un gusto dedicato a mia nonna. Si sente il latte vero appena munto e il riso e il miele della mia terra”. Nel gusto che lo ha portato alla vittoria si possono sentire e gustare i profumi e i sapori della sua terra d’origine. “Mi sono emozionato e divertito tantissimo. Mi sono impegnato al massimo, come sempre, ma non mi aspettavo questo successo e la vittoria. Gelato Festival dà ogni anno moltissima visibilità ai maestri delle migliori gelaterie d’Europa, non solo ai vincitori ma a tutti coloro che partecipano. Inoltre, oltre al confronto con gli altri maestri gelatieri, c’è il confronto con il pubblico”.

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Medaglia d’argento per Vincenzo Lenci della gelateria Bar della darsena di Fiumicino di Roma con il gusto Peperone rosso e fragola, gelato dedicato alla moglie i cui ingredienti sono il peperone rosso e la fragola, insoliti ma ben bilanciati. Personalmente, in giuria tecnica non ho dato un voto altissimo a questo gelato perché, se è vero che i gusti erano bilanciati, il peperone non è per me un gusto in grado di “reggere” un intero cono. I gusti gastronomici sono un eccellente divertissement, spesso, ma di rado restano accattivanti dopo qualche colpo di cucchiaino.

Medaglia di bronzo per Giacomo Canteri della gelateria Limoni di Varsavia con il gusto Inne Lemon Curd, delicata crema al limone arricchita con del cioccolato bianco di altissima qualità italiano.

giuria gelato festival 2017

Tra le menzioni Speciali:
– Giuria Tecnica categoria Emergenti: Michele Guerra della gelateria Marea di Manfredonia, Foggia, col gusto al limone ‘Femminello IGP’
– Giuria tecnica categoria Senior: Carmelo Pannocchietti della Gelateria ‘Arà: è Sicilia’ di Firenze con il gusto ‘Crema di ricotta atzeca al bergamotto’
– Giuria popolare categoria emergenti: Francesco Bontempo della Gelateria Cristallino di Bad Tölz, Germania con il gusto ‘Communis Fortis’
– Giuria popolare categoria Senior: Elvis Bogicevic della gelateria La Piazza di Bargteheide, Germania, con il gusto ‘Yogurt e Fragola’
– Giovane Talento, premio scelto dalla organizzazione per promuovere i giovani e le giovani imprese: Francesca Marrari della gelateria Golosia di Torino con il gusto ‘Miami Vice’

Premi speciali:
– Premio ‘Mec 3’a Peter Bertoti della gelateria “Quattro si” di Pruszkow
– Premio Spatola d’Oro di ‘Ifi’ a Jennifer MacKenzie di Equi’s Ice Cream di Hamilton con due coppette perfette di 59 e 60 grammi.

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L’esito finale della competizione è arrivato dal voto combinato di una qualificata giuria tecnica di esperti e dal voto del pubblico. La proclamazione è arrivata al Piazzale Michelangelo di Firenze dopo le tappe in giro per l’Italia e l’Europa (Firenze, Roma, Torino, Milano, Londra, Varsavia e Amburgo).

gelato festival 2017

Il trend del Gelato Festival 2017 è stato all’insegna della riscoperta della semplicità: bando a cromatismi, abbinamenti sopra le righe (salvo qualche caso) ed estremismi. Rispetto ad altre edizioni in cui la parte “spettacolare” del gelato è stata predominante – dalla lamina d’oro alla pipetta colorata, fino a variegature multicolori – quest’anno la qualità delle materie prime, l’attenzione al territorio di provenienza e la semplicità nelle presentazioni sono stati i fattori più frequenti. Se ciò può aver livellato e tolto un po’ di estetica alle presentazioni, di sicuro ne hanno guadagnato sapore e schiettezza.

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