venerdì 29 Marzo 2024
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Italia a Tavola porta una pioggia di stelle (Michelin) su Firenze

Il consueto appuntamento fiorentino con il premio Italia a Tavola si trasforma in un’occasione per portare a Palazzo Borghese un numero di chef stellati e pasticceri di qualità mai visto finora: merito del direttore Alberto Lupini e di un’organizzazione che per un giorno ha trasformato Firenze nella capitale gastronomica d’Italia

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Per una sera, c’era una trentina di stelle in più a splendere su Firenze. Erano le stelle Michelin riunite in riva all’Arno da “Italia a Tavola” per il consueto appuntamento con il premio per le eccellenze della ristorazione di qualità. Il riconoscimento quest’anno è andato al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, allo chef Niko Romito del ristorante Reale di Castel di Sangro (3 stelle Michelin) e alla famiglia di Chicco & Bobo Cerea, proprietaria dello storico ristorante Da Vittorio di Brusaporto (anch’esso tristellato) oltre un premio speciale a Annie Féolde (altre 3 stelle) chef e proprietaria dell’Enoteca Pinchiorri.

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Altri premi sono andati ai vincitori del sondaggio online di Italia a Tavola “Personaggio dell’anno 2015 dell’enogastronomia e della ristorazione”: miglior cuoco e pasticcere è stato eletto Chef Rubio con 17.280 voti, miglior opinion leader Sara Papa con 15.271 voti, miglior maître e sommelier Vito Intini, presidente Nazionale Onav, con 12.866 voti e miglior barman Gian Nicola Libardi con 9461 voti.

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Se di giorno i protagonisti dell’evento si sono dati appuntamento nel Salone de’ Cinquecento in Palazzo Vecchio per un convegno sul modello di ricettività italiano, in serata Palazzo Borghese ha fatto da contorno – e che contorno – a una cena di gala cui ha partecipato la più importante brigata di cuochi e pasticceri mai vista in Italia. Oltre ai tristellati Annie Feolde ed Enrico Cerea, hanno cucinato live Rocco Pozzulo (presidente della Fic), Enrico Derflingher (presidente Euro-Toques), Marco Stabile (presidente Jre), Claudio Sadler de Le Soste, Marco Sacco dello Chic e Aira Piva, direttore di Itchefs-Gvci. Per i pasticceri di AMPI erano presenti il presidente Gino Fabbri e Gianluca Fusto e per quelli di Conpait il presidente Federico Anzellotti.
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Ecco dunque una serie di piatti e chef: in alto, Marco Stabile con la frittella di riso Acquerello alla birra con boccone di aringa affumicata e mascarpone al lime; in basso, il risotto dell Regina Vittoria di Enrico Derflingher con gambero rosso siciliano, tartufo nero e Grana Padano riserva 24 mesi.
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E ancora: di seguito nelle foto in basso, le praline di coscia d’anatra croccanti con confettura di mele verdi by Annie Feolde e la pasta ripiena di Claudio Sadler con crema di ricotta e yogurt, ricoperta di caviale.
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Infine, le tre varianti di pane di Diego Aira Piva (pane di Matera con tartara di manzo e acetosella, cucchiaio con caponata di melanzane e bicchiere di crema di ceci con polpo scottato, prosciutto crudo e fiori, e per finire gli spiedini di calamari e carciofini con salsa all’arrabbiata di Daniele Zennaro del Vecio Fritolin di Venezia.
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Per finire, una versione del gianduiotto con all’interno crema di mandarino:
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Artefice di tutto ciò è il direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini, che insieme ad Aldo Cursano (Fipe) e a una squadra che annoverava anche Annamaria Tossani ha messo su una due giorni di altissimo spessore cultural-gastronomico. Basti pensare all’anteprima Pane e Olio, organizzata dal Mercato Centrale Firenze con Italia Decide e l’Istituto Enciclopedico Treccani. L’incontro ha visto la partecipazione di Luciano Violante (presidente di Italia Decide) e Umberto Montano (presidente del Mercato Centrale Firenze), e ha proposto i temi che verranno affrontati a Matera e Martina Franca nei giorni 5-8 maggio 2016 in occasione della Biennale delle Memorie.
La due giorni del Premio Italia a Tavola si è conclusa al Museo Bardini, con  l’inaugurazione della mostra “Appunti di stile dell’Italia a Tavola. Viaggio nella storia dell’arte di ricevere”: un affascinante excursus, frutto di un minuzioso lavoro con il contributo di alcune storiche famiglie fiorentine, che ripercorre negli anni e nei secoli la storia dell’arte del ricevere nelle tavole accuratamente apparecchiate. Un’altra preziosa testimonianza della ricerca del bello che rende unico lo stile italiano nel mondo. Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, la presidente di Confcommercio Toscana, Anna Lapini, il direttore generale di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni, il responsabile del settore eventi di Confcommercio Arezzo, Gianluca Rosai, la direttrice del Museo Bardini, Antonella Nesi, la giornalista di Italia 7 e curatrice della mostra, Anna Maria Tossani, il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani, e la sua vice, Lucia De Robertis

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