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La Trattoria Sabatino compie 60 anni e si regala un libro di amarcord

La Trattoria Sabatino, anima della Firenze popolare d’Oltrarno, compie 60 anni e per l’occasione si regala un libro (ed. Maschietto, 19 euro) che ripercorre aneddoti, storie e protagonisti della vita e della cucina di San Frediano, incluso un racconto inedito di Marco Vichi

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Ogni mattina, c’è chi prende una vecchia macchina per scrivere Olivetti Linea 101 e verga a mano il menù della giornata, con tanto di carta carbone. Quando qualcosa in cucina finisce, arriva un colpo di penna a cancellare dalla carta la pietanza ormai indisponibile. È una delle peculiarità della trattoria Sabatino, memoria storico-gastronomica della Firenze d’Oltrarno, da ormai quasi vent’anni icona del miglior compromesso possibile tra prezzo e qualità.

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Un luogo, la trattoria nell’angolo a due passi dalla porta che conduce a San Frediano, che intorno ai tavoli casalinghi ha visto fiorire aneddoti e personaggi, fino a diventare in breve tempo un crocevia di anime e storie che oggi compiono sessant’anni. Quelle “straordinarie macchiette, personaggi incredibili” che Ilaria Buccioni – titolare, nonché figlia di Sabatino – ha raccontato in un libro, un regalo che la famiglia si è concesso (e ha donato ai suoi seguaci) per il sessantesimo compleanno: si tratta di  “Trattoria Sabatino. La storia di una famiglia e i sapori della cucina povera in San Frediano, il quartiere più popolare di Firenze” (Maschietto Editore, 256 pagine, 19 euro).

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Il volume è stato presentato dall’editore Federico Maschietto, dall’autrice Ilaria Buccioni e dallo scrittore Marco Vichi, da anni habitué della trattoria e che, per l’occasione, ha firmato il racconto Anche il Commissario Bordelli frequentava la trattoria Sabatino: nel libro c’è un capitolo in cui il noto protagonista di tanti noir si fa pretesto letterario per setacciare un’epoca, assaporarne il gusto.

La Trattoria Sabatino compie 60 anni e si regala un libro di amarcord

Il romanzo, un autentico banco dei ricordi, è diviso in tre parti, una per ogni vicenda cui ancorare l’origine dell’avventura ristorativa. Nella prima (Una famiglia, Una trattoria) la Buccioni torna sui legami parentali con l’enfasi di chi marca a vita un debito affettivo e culturale verso le persone più care. Nel ritratto di famiglia entrano tutti quelli che, per sangue o per destino, hanno fatto capolino nella trattoria. La seconda parte (Una bottega, Tre Generazioni) si fa densa come i ritmi, che scandiscono lavoro, “persone, movimento, chiacchiere, brusio, confusione”, e la visione caleidoscopica del mondo fuori e dentro il locale moltiplica i luoghi fino a disegnare una mappa. Si rivedono, tra le tante, Piazza del Carmine, il Mercato Centrale, Piazza del Cestello in un repertorio di aneddoti e siparietti che ha il suo gran finale nel trasloco di Sabatino del ’99 dal Borgo all’attuale indirizzo di via Pisana. L’ultima sezione (Storie di Trattoria) squaderna sentimenti e nomi di affezionati habitué, gente di ogni estrazione e dove che ha respirato l’ostinata perseveranza in semplicità, massima ospitalità a buon prezzo, giacché “con 500 lire ci si poteva anche mangiare”.

La Trattoria Sabatino compie 60 anni e si regala un libro di amarcord

L’autrice restituisce al presente un coro di voci che è specchio di un territorio: “Chi ha vissuto in bottega, chi ha ascoltato e respirato l’aria del quartiere, sa descriverla come nessun altro: sa bene che l’identità del borgo era nelle chiacchiere delle strade, nell’udire voci riconosciute, nel sentirle scandire quotidianamente”.  Rivivono così figure di verace fiorentinità: dal granocchiaio al formaggiaio, dal lattaio all’ombrellaio è una lunga carrellata di maschere tipiche della città, “tessuto civile che si salva non da solo, ma continuando a vivere insieme”, magari proprio sotto il tetto di Sabatino, all’ora di punta. Lo spiega bene lo storico dell’arte Tomaso Montanari nella postfazione.

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Il libro esce in concomitanza con le celebrazioni per i 60 anni della Trattoria Sabatino, che a sua volta ha organizzato diversi appuntamenti per festeggiare l’uscita del volume, vero e proprio caso editoriale che Maschietto lega a progetti più ampi dedicati alla cultura gastronomica e al recupero della “patria alimentare”.  Si comincia sabato 24 settembre con la festa esclusiva riservata ai protagonisti dei racconti cui parteciperà anche il Sindaco Dario Nardella, si proseguirà domenica 25 al Teatro del Cestello per l’incontro, moderato dall’attore Lorenzo Degli Innocenti, con llaria Buccioni, Marco Vichi e alcuni personaggi del libro. Sabato 1 ottobre, le porte di Sabatino si apriranno ad amici e curiosi dalle 17 fino a tarda sera per celebrare i sessant’anni della Trattoria.

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