Un bistrò d’ispirazione toscana nel cuore di Dubai, all’interno dell’hotel Al Naseem Madinat Jumeirah, prima tappa di un’espansione che nei prossimi anni porterà il gruppo Ferragamo ad aprire diverse sedi del “Borro Tuscan Bistrò” prima a Milano, poi all’estero
Un bistrò d’ispirazione toscana nel cuore di Dubai, all’interno dell’hotel Al Naseem Madinat Jumeirah, per iniziare un’espansione che nei prossimi anni porterà il gruppo Ferragamo ad aprire diverse sedi del Borro Tuscan Bistrò, prima a Milano e successivamente in prestigiose location internazionali. La prima opzione del gruppo è stata Londra, che sarebbe dunque diventata la seconda apertura dopo quella negli Emirati Arabi, ma il progetto non è andato in porto.
Con un investimento di quasi 2,5 milioni, invece, il Borro “duplica” il bistrò già operativo nell’omonimo relais del Valdarno e – dopo aver aperto la dependance fiorentina nel 2013 sul lungarno Acciaioli – adesso esporta il modello di ristorazione a Dubai, di fronte al grattacielo Burj Al Arab (quello a forma di vela, per intendersi) affacciato sul golfo di Dubai. L’apertura del Tuscan Bistrò Dubai, dove lavoreranno circa 40 persone, è frutto di una partnership tra la società controllata da Ferruccio Ferragamo e Orange Investment Group, società degli Emirati specializzata nella ristorazione.
“Per noi è una grande responsabilità – ha spiegato Ferruccio Ferragamo, che con i figli Salvatore e Vittoria ha partecipato all’opening di giovedì 12 gennaio – far scoprire ed assaporare la vera autenticità della Toscana, con la sua vocazione alla tradizione, ad una produzione biologica ed ecosostenibile e tanta passione. Su questi elementi si fonda la nostra filosofia e da qui derivano tutte le nostre scelte, che passano anche dalla scelta dei menu proposti”.
Per l’occasione lo chef Andrea Campani ha portato negli Emirati Arabi una serie di materie prime coltivate al Borro, olio e vini inclusi (ma non il prosciutto, trattandosi di un Paese islamico): obiettivo del team, che comprende anche lo chef Maurizio Bosetti e il manager Piero Giglio, è offrire una cucina tipica toscana rivisitata in chiave contemporanea. Dove non è possibile portare prodotti direttamente dalla Toscana, si ovvierà con un sistema particolare: i semi delle piante del Borro verranno portati nel deserto di Dubai e lì coltivati.