Dopo il Risiko delle scorse settimane – che ha svuotato l’Oltrarno fiorentino di alcuni chef come Entiana Osmenzeza, Daniele Pescatore e Gabriele Andreoni – in città qualcosa di muove nel campo della ristorazione, tra cambi di casacca e nuove aperture. Rumors? Forse qualcosa di più
Ci eravamo lasciati con l’Oltrarno fiorentino privato nel giro di un mese di tre suoi rappresentanti ai fornelli – Entiana Osmenzeza che ha lasciato Gurdulù, Daniele Pescatore che ha chiuso la sua “casa di cucina” in piazza del Carmine e Gabriele Andreoni che ha interrotto il rapporto con il Santo Graal – e ci ritroviamo, più o meno un mesetto più tardi, con alcune tessere che iniziano a prendere posto su quel grande puzzle sempre in movimento che è la ristorazione a Firenze.
Iniziamo proprio da questi ultimi, visto che a quanto pare l’accordo tra Gabriele Andreoni e la proprietà di Gurdulù sembra abbastanza vicino. Del giovane e brillante chef si era parlato subito dopo l’addio di Entiana, ma dopo un primo colloquio sembrava che la trattativa fosse destinata ad arenarsi. Invece, pare che le ultime giornate abbiamo riacceso ben più di qualche possibilità: a meno di pur possibili cambiamenti, pare che il destino di Andreoni resti legato all’Oltrarno.
Sembra ancora in situazione di stasi invece la prossima avventura in città di Daniele Pescatore, che dopo la fine del rapporto con i fratelli Caprarella – proprietari del ristorante di pesce in piazza del Carmine – sta ancora valutando diverse opzioni. Per il momento, in agenda c’è la serata a quattro mani con Romualdo Rizzuti a Volterra per Cene Galeotte, poi si vedrà. In quanto al bravo pizzaiolo napoletano, invece, rumors sempre più insistenti vogliono l’ex patron di Sud al Mercato Centrale approdare al Four Seasons Firenze, non alla corte di Vito Mollica al Palagio ma sempre all’interno della struttura di Borgo Pinti. Bisognerà capire – più che con quale ruolo, che appare scontato – in quale formula: l’estate non è così lontana, e già una volta il FSF iniziò a sfornare pizze all’aperto.
Qualche curiosità desta la chiusura fino al 1 giugno, per ristrutturazione, del Borgo San Jacopo: fino ad allora sarà possibile trovare l’executive chef Peter Brunel al Caffè dell’Oro, altra struttura del gruppo Ferragamo. Invece, un altro giovane chef di grido e in odor di riconoscimenti prestigiosi, Matteo Lorenzini, sarebbe in procinto – ma qui l’informazione si fa davvero di seconda mano, ergo molto meno affidabile, per ora – di lasciare il Se.Sto on Arno, l’importante ristorante con vista panoramica in cui da qualche tempo lavora. Non a caso, il diretto interessato smentisce categoricamente, pur ammettendo di aver ricevuto e declinato numerose proposte, di cui una molto prestigiosa.
Per tante voci di corridoio, però, ce n’è una confermata: il divorzio tra Filippo Saporito e Alessandro Rossi all’interno della neostellata Leggenda dei Frati. La decisione risale a qualche tempo fa, ed è dovuta alla grande visibilità mediatica ottenuta da Filippo con l’arrivo della stella Michelin e il conseguente desiderio di Alessandro di ritagliarsi un posto al sole navigando su altri lidi.
Chi lascia Firenze per spostarsi in provincia, a Santa Brigida per la precisione, è invece lo chef Fabio Bianconi, fresco vincitore del titolo di campione nazionale con la squadra toscana ai campionati di cucina FIC. Bianconi ha lasciato il ‘321, all’interno del Fosso Bandito, e ha firmato con il Castello del Trebbio a Pontassieve. Qui non seguirà soltanto la cucina della struttura, ma diventerà executive coordinando una serie di ristoranti (incluso uno sul territorio fiorentino) legati alla medesima proprietà, i conti Baj Macario. A lui il nostro più sincero in bocca al lupo 🙂
Piccola novità in vista anche per Beatrice Segoni, che continuerà a lavorare – con il successo crescente che la critica le sta riconoscendo – al Konnubio di via de’ Conti ma non in quello di Corso Tintori, che invece dovrebbe chiudere i battenti. Uno dei soci del “doppio” ristorante aprirà proprio oggi (23 febbraio) il Foody Farm in Santa Croce, insieme ai titolari del Fishing Lab in via del Proconsolo.
Infine, capitolo hotel: corrono voci secondo cui il ristorante del Regency in piazza Massimo D’Azeglio sia prossimo a venir dato in gestione (prontamente smentite però dalla proprietà, che riapre l’hotel a metà marzo), mentre addirittura fonti inglesi – più o meno affidabili – vedrebbero ormai come decisa la scelta dell’edificio dove Harrod’s aprirà presto la sua sede italiana. Si tratterebbe di quella che oggi ospita l’Hotel Savoy. E cosa succederà al prestigioso Savoy, che ospita il ristorante Irene by Pierangelini? Mah. L’unica certezza al momento è l’avvicendamento in seno al gruppo Sina Hotel: il direttore fiorentino del Grand Hotel Villa Medici Gaetano Torino è andato a Roma, e al suo posto è arrivato Lorenzo Vivalda, che finora era al Bernini Bristol di Roma.