Al Pitti Uomo di gennaio 2023 debutta il brand versiliese Filippo con un temporary restaurant al piano attico del Padiglione Centrale della Fortezza da Basso
Non di solo moda vive l’uomo, né tantomeno gli uomini e le donne che dal 10 al 13 gennaio affolleranno gli stand di Pitti Uomo, la kermesse in scena alla Fortezza da Basso di Firenze, punto di riferimento mondiale dell’abbigliamento e del lifestyle maschile in cui sono coinvolti più di 700 brand (il 40% esteri). Da quest’anno, infatti, il brand versiliese Filippo (già Filippo Pietrasanta, poi allargatosi al Forte dei Marmi) svilupperà un temporary restaurant all’interno del padiglione centrale, al piano attico.
Gli habitué della moda sanno che da diversi anni il piano attico era appannaggio del network Classico Italia e del tristellato “Da Vittorio” di Brusaporto (foto in alto), feudo della famiglia Cerea, al punto che i voucher per accedere all’area lounge erano tra gli oggetti più ambiti dell’intera rassegna, autentico status symbol per incrociare – tra un risotto e un bicchiere – imprenditori, capitani d’impresa, personalità e vip. Rispetto a quell’esperienza, però, il temporary restaurant di Filippo a Pitti Uomo si presenta non come una struttura a porte chiuse, con accesso su invito, bensì come un vero e proprio spazio ristorativo con tanto di piccolo cocktail bar.
“Per noi – spiega con soddisfazione Filippo Di Bartola, deus ex machina del brand nato nel 2008 in Versilia – sarà l’occasione per mettere in risalto la voglia di tornare a muoversi, scoprire e sperimentare, tutto in una dimensione più internazionale. Un contesto sartoriale in perfetta sintonia con la fiera in Fortezza, che punta a mettere a proprio agio espositori e clientela di tutto il mondo. Posizionati all’interno del padiglione centrale, porterermo a Pitti una proposta completa, in grado di rievocare in ogni aspetto il format dei ristoranti di Pietrasanta e Forte dei Marmi”.
Il pop up restaurant sarà aperto dalle 9 alle 18 con una colazione all’italiana (torte fatte in casa e croissant presso il bar del ristorante), un servizio delivery per tutti gli espositori del padiglione centrale, effettuato attraverso una web app (raggiungibile all’indirizzo pitti.filippopietrasanta.it) in sei fasce orarie di consegna presso lo stand o con l’opzione Asporto che prevede il ritiro direttamente presso lo spazio ristoro. Dalle 11,30 apertura del banco gastrobistrot, con servizio take away, e dalle 12 la sala del ristorante aprirà le porte alla cucina del ristorante attraverso un servizio in più fasce orarie, preferibilmente su prenotazione da effettuare direttamente al piano attico o telefonando al numero 347 7855131.
Ma cosa prevede il menù? Una selezione dei piatti storici di Filippo, con l’aggiunta di qualche portata pensata appositamente per il pubblico di Pitti. Ma di certo saranno le famose polpettine (foto in alto), i tordelli e il roast beef di Chianina a fare la parte del leone. Una piccola carta di vini per soddisfare i palati più esigenti, partendo dai bianchi e dai rossi della Toscana per arrivare allo Champagne. Pasta fatta in casa, esaltando il lavoro dei produttori locali, con un’attenzione particolare alla sala – dove si creerà un vero e proprio ristorante nello stile e nella filosofia del patron: semplicità, qualità e artigianalità. Dalle 16 alle 18, in chiusura della giornata lavorativa ecco che sarà il bar protagonista con una piccola selezione di cocktail creati ad hoc.
Ma l’arrivo di Filippo a Pitti Uomo non è l’unica novità nella dicotomia tra i mondi della moda e quello del food & spirits. Va letto in questa direzione, ad esempio, l’aperitivo allestito da Johnstons of Elgin martedì 10 gennaio, a partire dalle 16.30, sempre al piano attico del Padiglione Centrale. La UKFT (UK Fashion and Textile Association) si presenterà agli operatori di settore mostrando la sua grande tradizione di artigianato nel settore dell’abbigliamento e degli accessori di lusso per la moda maschile, e la Scottish Development International – l’ente governativo che si occupa della promozione dei prodotti scozzesi nel mondo – accoglierà gli ospiti offrendo la possibilità di degustare selezionati distillati scozzesi, come i gin e gli Scotch Whisky di Kilchoman, Tomatin Distillery e Isle of Harris. A proporli sarà Daniele Cancellara, bar manager del cocktail bar “Rasputin”.