Si celebra oggi, come ogni 4° giovedì di febbraio, la ricorrenza internazionale dedicata al peperoncino piccante: il Chili Day, ossia la Giornata mondiale del peperoncino
Cade in un giorno specifico come la Pasqua: il 4° giovedì di febbraio. Oggi si celebra la piccantezza con una ricorrenza da segnare, ça va sans dire in rosso, sul calendario: si tratta della Giornata mondiale del peperoncino, che in circostanze normali sarebbe stata celebrata anche quest’anno con iniziative di ben altro respiro, specie in Calabria. Oltreoceano si chiama invece Chili Day, che per gli americani ha un valore importante poiché festeggia la pietanza piccante amata da 7 yankees su 10.
Nata negli Stati Uniti, la Giornata Nazionale del Chili celebra il gusto e la tradizione di un piatto energetico e piccante, entrato con forza all’interno della cultura pop americana e non solo: ha catturato l’interesse di celebrities, politici (Barack Obama ha una sua ricetta…) e cantanti (“Red Hot Chili Peppers”), è stato rappresentato all’interno di film (“The Irishman” di Martin Scorsese) e serie TV (“I Simpsons”), e da ricerche internazionali risulta il piatto preferito dal 68% degli americani.
Dalle leggende del ‘700 che attribuivano la paternità del chili agli abitanti delle Isole Canarie, alle “Chili Queens” che negli anni ’80 servivano la nota pietanza nella piazza militare di San Antonio per venderlo a soldati e cowboy, fino ad arrivare al 1977, data in cui la legislatura del Texas lo dichiarò a tutti gli effetti il piatto ufficiale dello Stato. Sono solo alcune delle tappe che hanno segnato la storia del chili, la pietanza piccante per antonomasia, che viene celebrata come ogni anno in occasione del “National Chili Day”.
Un piatto entrato a tutti gli effetti nella tradizione culinaria statunitense: basti pensare che, secondo una ricerca della Denver Marketing Agency pubblicata su National Today, il chili è adorato dal 68% degli americani. Mangiare del cibo piccante come il chili, moderandone ovviamente le quantità, rappresenta un elisir di lunga vita: da una ricerca dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health è infatti emerso che chi consuma ogni giorno pietanze piccanti ha il 14% di rischio in meno di incorrere in morte prematura rispetto a coloro che ne fanno uso meno di una volta a settimana.