Vince il romano Federico Ricci la finale italiana del concorso promosso da elit Martini Masters. Nove baristi si sono sfidati dietro il bancone del Fusion Bar & Restaurant a colpi di twist sostenibili
Dopo una pausa di quattro anni è finalmente tornata la Global Cockatil Competition di elit Vodka, precedentemente nota come “l’Arte del Martini”. I migliori bartender del settore provenienti da 13 paesi (Regno Unito, Francia, Austria, Spagna, Italia, Grecia, Israele, Sud Africa, Australia, Turchia, Repubblica Dominicana, Emirati Arabi Uniti e Messico) stanno gareggiando in questi giorni per dare vita al perfetto Martini. La sfida di questa edizione è quella di ripensare il cocktail in modo eco-consapevole, abbattendo gli sprechi e utilizzando scarti alimentari e ingredienti di riciclo. La sostenibilità è proprio uno dei tre criteri – insieme alla performance e alla perfezione – secondo il quale la giuria di esperti valutata il twist on classic. Per il perfetto Martini, elit Vodka raccomanda ai concorrenti di seguire le 5 T: Trend (tendenza), Technique (tecnica), Taste (gusto), Temperature (temperatura) e Tall Tale (narrazione).
La finale italiana
Ha vinto la finale italiana della Global Cocktail Competition di elit Vodka Federico Ricci – bartender di W Rome – con il suo Martini chiamato “Like a Rolling Stone”. Federico volerà in Grecia all’Athens Bar Show di novembre, dove gareggerà nell’ultima finale mondiale. Il vincitore di questa fase diventerà il Global elit Martini Master e visiterà tre eventi di Formula E durante la stagione agonistica 2023, ricevendo l’opportunità di presentare il drink vincente agli eventi elit’s durante i fine settimana di gara.
La batteria italiana era composta da Federico Ricci, Vincenzo Civita (Picteau Cocktail Bar), Alessandro Pellegrini (The St. Regis Venice), Lorenzo Aiosa (Mad Souls and Spirits), Giulio Nieri (Tabasco N6), Leonardo Burchi (Floreal Firenze), Riccardo Blasini (Atrium Bar Four Seasons Firenze), Alessandro Mengoni (Locale Firenze) e Giovanni Garofano (Gucci Garden 25).
I ragazzi hanno accolto la sfida e hanno dato libero sfogo alla loro creatività, realizzando versioni di Martini più o meno vicine all’originale. Tra gli ingredienti utilizzati scarti di ceviche, porcini fermentati, carote in salamoia, olive fermentate con il miele e bucce di pomodoro disidratato. Il risultato è stato a dir poco sorprendente.