Un calendario fitto di appuntamenti, un catalizzatore di giornalisti e addetti ai lavori, un modo per mettere una città sotto i riflettori internazionali: ecco perché la Florence Cocktail Week 2021 è il nuovo Pitti Uomo
Da quando la pandemia ha stravolto le abitudini del settore fieristico (e non solo) le occasioni di socializzazione sono state sempre meno, e sempre meno intriganti. Tra vaccinazioni e distanziamento abbiamo poi ripreso a frequentarci, e forse il primo vero segnale di un ritorno alla normalità è quanto sta facendo vedere la Florence Cocktail Week, manifestazione ideata da Paola Mencarelli e giunta alla sesta – scoppiettante – edizione. Al punto che, tra il serio e il faceto, si può dire che “Florence Cocktail Week” is the new “Pitti Uomo”, nel senso che la kermesse alcolica fiorentina ha colmato quella lacuna lasciata dal salone dedicato alla moda maschile. Non solo e non tanto per la qualità del salone in sé, ma perché la mancanza di eventi simili lo rende ancor più riuscito e appagante per la filiera.
Tra i motivi per cui la 5° edizione della Florence Cocktail Week può essere considerato un degno succedaneo di Pitti Uomo per i socialite in riva d’Arno, poi, c’è un calendario ricchissimo di eventi. Nel giro di 6 giorni lo staff della FCW ha allestito decine e decine di appuntamenti, dal primo pomeriggio a notte inoltrata, per tutti i gusti e tutte le tasche: masterclass, degustazioni, pairing, presentazioni di libri, night shift e così via. Qualcosa che a Firenze non si vedeva dai tempi del miglior Fuori di Taste, giusto per restare nel paragone con Firenze Fiera.
Altro motivo: Paola Mencarelli è riuscita a portare in città non solo i migliori bartender del panorama italiano – a partire da Salvatore “The Maestro” Calabrese – e le aziende più attive, ma è stata brava anche a richiamare una folta schiera di addetti ai lavori tra giornalisti, blogger, instagrammer e influencer. Quelle persone che, in fin dei conti, decretano il successo (mediatico, ma non solo) di una manifestazione di questo tenore.
Corollario del motivo precedente, ma da evidenziare perché segna un nuovo cambio di passo nella comune percezione della Florence Cocktail Week, è il fatto che quest’anno la manifestazione sia finita davvero sotto i riflettori internazionali del mondo della mixology, portando la città di Firenze sempre più al livello di competitor nazionali (Roma e Milano, of course) e – perché no? – internazionali. Londra e Singapore sono ancora lontane, ma sempre meno.