Torna la Firenze Cocktail Week (#FCW18), la terza edizione si preannuncia più scoppiettante e ambiziosa che mai. Quest’anno infatti l’asticella è stata alzata ancora, non solo grazie ai tanti eventi proposti e gli ospiti internazionali, ma anche grazie a un coinvolgimento sempre maggiore della città. Ecco i locali dove bere sotto i 10 euro
I Cocktail Bar sono ben 21, e se da un lato tutta questa proposta può sicuramente soddisfare anche i palati più esigenti (a prescindere da gusti,età e portafoglio) dall’altro si rischia di perdersi qualcosa e di non trovare la giusta strada per godersi al meglio la manifestazione. Ecco perché qui su Il Forchettiere abbiamo deciso di pubblicare una serie di articoli tematici che aiutino a trovare il proprio itinerario internamente alla manifestazione. In tutto ne proporremo sette, uno per ogni giorno della FCW, così da poterli provare tutti.
Il primo elenco di cocktail bar che vogliamo proporvi è pensato per chi ha voglia di sperimentare molto ma senza spendere troppo. Stiamo parlando soprattutto dei giovani e degli universitari,sempre attenti al portafoglio, ma anche chi vuol gustarsi molti locali e ovviamente ha la necessità di aggiustare un po’ il proprio budget. Come dice il titolo, questa è la lista dei locali della FCW dove bere con meno di 10 euro:
Inferno
Gennaro Caso – Fumo e Fiamme
Il cocktail dal nome a partire dal nome sembra un omaggio alle atmosfere “demoniache ” del locale, ma si sa, la realtà le volte non è intuibile al primo sguardo. diceva Calvino che “la realtà del mondo si presenta ai nostri occhi multipla, spinosa, a strati fittamente sovrapposti, come un carciofo”, ed infatti proprio il carciofo è il vero protagonista di questo cocktail. Scenografico, stratificato, affumicato…un drink a strati che sorprenderà per la sua complessità.
MAD Souls&Spirits
Neri Fantechi – FAVoloso
I ragazzi irriverenti della miscelazione fiorentina ci provano ancora. Dopo i due risultati eccezionali raggiunti nelle prime due edizioni delle FCW, quest’anno ci propongono un cocktail di ispirazione Tiki con un animo locale ma un respiro globale. Un cocktail che si pone anche l’obbiettivo di toccare tematiche attuali come l’ecosostenibilità. La sfida per riprendersi il podio è lanciata!
Manifattura Tabacchi
Sarah Nardi – Un bacione a Firenze
Nel tempio del bere italiano, un omaggio liquido alla nostra città, Firenze . In questo Martini Cocktail il vero protagonista è un gin toscanissimo, Peter in Florence, che contiene tra le proprie botaniche l’iris – fiore simbolo di Firenze – e bergamotto, un mix che stimola l’olfatto con marcati sentori floreali e talcati ed evoca il profumo di un bacio
Osteria del Pavone
Silvano Evangelista – Florence’s Red Carpet
Stendete il tappeto rosso, allertate i paparazzi e preparatevi a postare le foto sui social: l’arte del bartendig è in città! A chi volesse sfruttare la FCW per imparare qualcosa di più sul mondo dei cocktail non possiamo che consigliare di andare a provare il connubio di complessità stilistica e semplicità di sapori del drink proposto da osteria del pavone. Consiglio personale, mentre lo bevete parlate con il bartender, avrete le idee molto più chiare sulla storia che lega l’Italia e il bere miscelato
Pint of View
Giorgio Lupi – Purple Sabbath
Il POV è un locale straordinario per la sua capacità di non mettere freni alla fantasia. Cocktail e birra vengono proposti e rispettati allo stesso modo, e la cucina asiatica stravolge le regole già scritte sul pairing. Proprio quest’anima rock e anticonformista pare aver ispirato il cocktail, che già dal nome cita due storici gruppi rock, Deep Purple e Black Sabbath. Se poi pensiamo che il protagonista è il liquore strega, il gioco (di parole) è fatto!
Viktoria Lounge Bar
Paolo Marini – Midnight Breakfast
Cocktail bar in una posizione invidiabile, a metà strada tra la movida fiorentina di Santa Croce e il pubblico teatrale del Verdi. La vera sfida è quella di far convivere i due mondi senza perdere la propria identità. Sfida decisamente accettata e vinta. Quest’anno il cocktail è un omaggio alla fatina verde che fu compagna di viaggio a tanti scrittori e commediografi nei secoli passati, una colazione di mezzanotte da gustarsi prima di tornare a casa
La Menagere
Cosimo Tarducci – La Belle Équipe
Omaggio storico? non solo, omaggio al lavoro di squadra! La Menagere negli anni è diventata più di un ristorante, più di un cocktail bar, è diventata una famiglia che unisce chi ci lavora e i propri clienti. Il fatto che il cocktail proposto sia una dedica a chi fa il lavoro dei propri sogni ne è la prova inconfutabile
Gilli1733
Luca Picchi – Fu Flux aka Fluid Fux
Se pensate di sapere chi è Luca Picchi, vi sbagliate di grosso. Gli americani hanno una definizione, “game changer”, per definire chi spariglia le carte sul tavolo quando tutti si aspettavano una mossa da lui. è questo che distingue un buon giocatore da un fuoriclasse, la capacità di inventare e sorprendere. Non è un cocktail prettamente tiki, non è un tipico sour, non è un omaggio all’Italia (nonostante contenga ben 4 prodotti del nostro paese)…è qualcosa di diverso, e l’unico modo per saperlo è provare
Gurdulù
Cristina Bini – Latte +
Una Barlady che si è insediata all’inizio dell’autunno, e che ora si sente a casa propria. Così Cristina Bini pare sentirsi al Gurdulù, come qualcosa in qualcosa che ormai le appartiene e la mette a proprio agio. Prima FCW per lei, sicuramente porterà qualcosa della sua esperienza newyorkese nella competizione. A partire dal cocktail, che fin dal titolo fa intuire ispirazioni al cinema USA.