martedì 23 Aprile 2024
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Capalbio, i vini della Vigna sul Mare e la Maremma che guarda a Bolgheri

L’Azienda La Vigna sul Mare di Capalbio è tra i capofila di un progetto di valorizzazione del territorio che guarda all’esempio di Bolgheri per costruire un brand di successo

Prendere a esempio l’operazione di brand building realizzata negli anni da Bolgheri e trasportare quell’esperienza in Maremma, a Capalbio, con l’obiettivo di valorizzare i vini del territori, costruendo un turismo del vino in grado di destagionalizzare la meta delle vacanze. E’ con questo spirito che Francesca Serena Monghini e Massimo Masini portano avanti l’idea che la loro azienda agricola, La Vigna sul Mare, possa contribuire alla costruzione di un brand che vada al di là della produzione vinicola e abbracci settori come l’arte e la cultura in un quadro di virtuosa trasversalità.

Insieme a Massimo Masini – figlio del pittore Gerardo, in arte “Gimas“, di cui è presente una mostra permanente – una manciata di illuminati produttori della zona che hanno compreso il valore di trovarsi nel territorio scelto dall’artista Niki de Saint Phalle per il suo immaginifico Giardino dei Tarocchi.

Del resto, se Capalbio ha tanto da offrire sopra il livello del suolo, ciò vale anche al di sotto di esso. Il terreno calcareo-argilloso con limo e scheletro fine e le colline a ridosso del mare donano infatti effetti positivi ai vini prodotti biologicamente con Sangiovese, Cabernet sauvignon e Syrah per i rossi e Vermentino per quanto riguarda i bianchi. Il Syrah produce vini complessi, eleganti, capaci di esaltare le peculiarità del territorio. Il Cabernet Sauvignon dona dolcezza ed un maturità complessa.

I vini a base di Vermentino son estremamente profumati grazie all’influenza marina. Il Sangiovese grazie alla vicinanza del mare perde la sua ruvidezza tannica donando profumi, finezza, eleganza, freschezza e dolcezza sia in blend che in purezza. In quest’ultimo caso potremmo dire che è un Sangiovese insolito ma capace di affascinare in quanto a profumi e gusto. Vediamoli, dunque, i vini della Vigna sul Mare.

Rosé della Capita (Spumante Rosato Metodo Classico 2019)

È un particolare spumante rosé metodo classico a base di Sangiovese, Syrah e Cabernet Sauvignon. Dopo la raccolta manuale, le uve vengono separatamente pressate o parzialmente diraspate e fermentano per 4 mesi in acciaio sostando sui propri lieviti. La cuvée varia a seconda dell’annata ma il Sangiovese rimane comunque il vitigno prevalente. Dopo il tiraggio il vino sosta ancora 60 mesi sui lieviti prima della sboccatura e, sempre a seconda dell’annata, lo spumante può essere pas dosé, ovvero brut. Il colore è rosa tenue, al naso si percepisce il tipico profumo di crosta di pane ma anche di frutti rossi, grazie alla presenza del Syrah, e arachidi tostate. Il perlage e fine e persistente. Al gusto lo spumante mostra freschezza, acidità e sapidità che lo rendono adatto ad essere degustato con antipasti, salumi, carni bianche e crostacei.

Cor d’Or (Vermentino Maremma Toscana Doc)

Un vino davvero interessante questo Vermentino in purezza che dopo la pressatura fermenta un terzo in acciaio e poi in tonneaux di rovere francese di primo passaggio dove inizia l’affinamento che prosegue in bottiglia per almeno 3 mesi. Al naso oltre ai classici sentori freschi del vermentino maremmano, ovvero floreali, frutta a polpa bianca e gialla, si percepiscono anche note agrumate, erbe aromatiche e leggermente boisé grazie proprio all’affinamento in legno. Al gusto si nota subito la freschezza, l’acidità e la sapidità di questo vitigno ma anche una bella struttura. Da abbinare con crostacei, piatti a base di pesce, carni bianche e formaggi freschi, perché no, erborinati.

ph. Vinodaburde

Guido Moro (Syrah Maremma Toscana 2018)

Posotto con Syrah in purezza che, dopo la raccolta, fermenta per almeno 10-14 giorni in piccoli fusti di legno prima di svolgere la fermentazione malolattica in tonneaux di 2° o 3° passaggio. Affina poi 6-8 mesi in tonneaux di rovere francese e, successivamente, almeno 6 mesi in bottiglia. Di colore rosso rubino tendente al granato, quasi impenetrabile, al naso si percepiscono note di piccoli frutti rossi, spezie dolci, come il pepe bianco e boisé. Al palato appare caldo, di bella struttura e corposità con tannini abbastanza vellutati, m anche.fresco leggermente acido e sapido. Un vino equilibrato, piacevole, fine e persistente. Da abbinare a carni rosse, magari alal brace e formaggi stagionati.

Pietro Nero (Cabernet Souvignon Toscana IGT 2018)

Prodotto con Cabernet Sauvignon in purezza, questo vino, dopo la vendemmia, fermenta per almeno 10-14 giorni in piccole botti di legno prima di svolgere la fermentazione malolattica in tonneaux di 2° o 3° passaggio. Affina per 6-8 mesi in tonneau di rovere francese e che prosegue per almeno 6 mesi in bottiglia. Di colore rosso rubino intenso e impenetrabile, al naso si percepiscono sentori di ciliegia e frutti rossi, spezie dolci, tabacco e note balsamiche, vegetali. Al gusto è caldo, con un buona struttura e corposità e persistenza. I tannini sono setosi e avvolgenti. Un vino piacevole da gustare anche perché al palato si percepiscono sul finale le note balsamiche e di frutta. Da abbinare a primi piatti con sughi di carne, carni rosse, arrosti e formaggi stagionati.

Gimas (Rosso Toscana Doc 2018)

Prodotto con un blend di Cabernet Sauvignon, Syrah e Sangiovese, questo Rosso di Toscana, dopo la vendemmia, fermenta in piccoli fusti di legno prima che venga avviata la malolattica in tonneuax di 2º o 3º passaggio. Affina 16-18 mesi in tonneau e poi in bottiglia per almeno 8 mesi. Di colore rosso intenso, al naso si percepiscono sentori di fiori e frutti rossi, vaniglia e tabacco dolce. Al palato mostra una buona struttura, una certa corposità. Per quanto riguarda i tannini, la ruvidezza del Sangiovese viene mitigata dalla dolcezza del Cabernet Sauvignon e del Syrah che li rende morbidi e setosi. Un vino equilibrato, grazie alla sua freschezza e sapidità, e persistente. Da abbinare a carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati.

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Marco Gemelli
Marco Gemelli
Marco Gemelli, classe ’78, giornalista professionista dal 2007. Dopo anni come redattore ordinario al quotidiano Il Giornale della Toscana, dove si è occupato di cronaca bianca e nera, inchieste, scuola e università, economia, turismo, moda ed enogastronomia, è passato alla libera professione. Oggi collabora con diverse testate online e cartacee, tra cui Il Giornale, Forbes, l'Espresso, Wine & Travel. È membro della World Gourmet Society e dell’Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana (Aset), nonché corrispondente italiano per Lust Auf Italien.

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