Chef Enrico Derflingher confermato alla presidenza di Euro-Toques, l’associazione che riunisce le stelle delle cucina europea: lecchese, classe 1962, ci racconta i progetti per il nuovo mandato
Lo chef Enrico Derflingher è stato confermato alla presidenza europea di Euro-Toques, il sodalizio che riunisce le stelle delle cucina del Vecchio Continente. Nato a Lecco nel 1962 e residente a Varenna sul lago di Como, lo chef che per tre anni (dal 1987 al 1990) ha cucinato alla corte della regina Elisabetta a Buckingham Palace (e poi alla Casa Bianca, nel 1991) è stato eletto all’unanimità a Bruxelles dai delegati dei vari Paesi. Allo stesso tempo, lo chef mantiene la presidenza della delegazione italiana dell’associazione.
“Ho un programma ambizioso – racconta Derflingher – e vogliamo trasmettere i valori che abbiamo appreso dai nostri padri fondatori. Cambieremo il modo di comunicare, sfruttando la tecnologia e coinvolgendo anche il Parlamento europeo: ad esempio, andiamo a cucinare lì tutti gli anni ma vorrei portare a Bruxelles piccoli produttori, in linea con la missione di Euro-Toques. Il mio è un programma in 20 punti che guarda ai giovani, alla sostenibilità (è da 40 anni che ci battiamo su questo fronte…) e inclusivo per una decina di Paesi europei che ancora mancano all’appello. Mi riferisco soprattutto a Portogallo, Svezia, Finlandia o Danimarca, che esprimono cucine importanti ma ancora non sono rappresentate”.
Sul versante italiano (dove a marzo si terranno le elezioni, in Toscana o in Umbria), invece, Enrico Derflingher conferma quanto i due suoi mandati siano stati “impegnativi ma fruttuosi: quando ho preso in mano l’associazione eravamo appena 19 chef, adesso siamo oltre 350 professionisti. E non è finita qui: lavoreremo per essere più capillari su regioni come Sardegna, Calabria, Puglia, grandi produttrici di materie prime di qualità.
Diplomatosi all’Alberghiero di Bellagio nel 1977 e protagonista di una rapida e straordinaria carriera, Enrico Derflingher è oggi considerato uno dei più grandi chef al mondo. Tra i numerosi incarichi di prestigio c’è il ruolo ricoperto a soli 26 anni di chef della Casa Reale inglese. È stato chef di ristoranti stellati in Italia e a Saint Moritz, prima di recarsi in Giappone. Nel 2008 è stato nominato miglior chef del mondo e nel 2014 ha ricevuto dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il titolo di commendatore della Repubblica e ambasciatore della cucina italiana.