Ancora frodi al vino italiano: duecento bottiglie di falso Brunello di Montalcino e 250 di falso Amarone della Valpolicella sono state sequestrate dalla Guardia forestale in un magazzino di un cuoco danese a Copenaghen
Duecento bottiglie di falso Brunello di Montalcino e 250 di falso Amarone della Valpolicella sono state sequestrate dalla Guardia forestale in un magazzino di un cuoco danese a Copenaghen. Il sequestro, di cui si è saputo solo ora, risale al novembre scorso. Il vino contenuto nelle bottiglie si sospetta possa essere di origine spagnola ma ad accertarlo saranno le analisi chimiche sui campioni prelevati dalle bottiglie sequestrate. E’ quanto si apprende da fonti vicine alle indagini condotte dal pm Aldo Natalini della Procura di Siena, in stretta collaborazione con i colleghi danesi. I risultati sono attesi per i primi giorni di febbraio. L’indagine, come riportato dalla cronaca toscana della Repubblica, è stata avviata nel 2014 a seguito dell’acquisto di alcune bottiglie da parte un cittadino danese che si è rivolto direttamente all’azienda produttrice di Montalcino denunciando sospetti sul vino comprato. Sospetti poi confermati dall’azienda che si è rivolta al Consorzio di tutela facendo scattare le indagini. Attualmente risulta indagato il solo cuoco proprietario del magazzino dove erano conservate le bottiglie sequestrate e le ipotesi di reato sono frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.