Il nostro viaggio si avvia verso la conclusione, ed eccoci alla sesta e penultima puntata della rubrica dedicata alla Florence Cocktail Week e ai Cocktail Bar coinvolti nella kermesse. Stavolta passiamo in rassegna le barlady fiorentine
In questo viaggio tra i 21 locali prescelti come ambasciatori del buon bere miscelato a Firenze ci siamo divertiti a creare diverse strade interpretative per godersi al meglio la manifestazione. In tutto ne proponiamo sette, uno per ogni giorno della FCW, così da poterli provare tutti. Stavolta affrontiamo di un tema molto bello, ovvero l’affermarsi delle barlady fiorentine sulla scena cittadina, con il passaggio da una sola presente nella passata edizione a ben tre in quella attuale. Ecco dove trovarle:
Francesca Lorenzoni – Rasputin
“Un caffè con amico e un whisky con uno sconosciuto”, questa la traduzione dell’enigmatico titolo del signature cocktail proposto nello speakeasy più ricercato di Firenze. Quest’anno la conduzione dei giochi è in mano a Francesca, che si è cimentata nell’ardimentosa sfida di far convivere nel bicchiere sapori forti e difficili, creando un armonia inaspettata.
Cristina Bini – Gurdulù
Dopo New York Cristina è tornata a Firenze ed è pronta a riconquistarla. Il suo cocktail bar all’interno del Gurdulù non funge solo da spalla alla magnifica ristorazione dello chef Gabriele Andreoni, ma brilla di luce propria. La Florence Cocktail Week è l’occasione che le mancava per dimostrare a tutti che lo stile a stelle e strisce ora abita anche qui da noi
Sarah Nardi – Manifattura
Nel primo cocktail bar autarchico d’Italia, Sarah ha deciso di scrivere la propria dedica personale a Firenze, intitolandola come la canzone simbolo dei migranti fiorentini. Eleganza e struttura si incontrano in una coppa, e il colore rosso passione del drink rende lo scorrere del cocktail la versione liquida di un sentimento.
Sono giovani, graziose e soprattutto capaci: con le tre barlady fiorentine il girl power della mixology in riva d’Arno è una realtà.