In libreria il volume “Appetiti – Storie di cibo e di passione” (ed. EDT) di Luca Iaccarino, con prefazione di Mario Calabresi. Un libro che racconta il cibo attraverso le persone, e viceversa
Raccontare il cibo attraverso le persone, e le persone attraverso il cibo. In ognuna delle 26 storie che compongono “Appetiti – Storie di cibo e di passione” (ed. EDT, 280 pag, 15 euro), il giornalista e critico gastronomico Luca Iaccarino esplora il cammino che parte dal cibo e tocca ogni aspetto della nostre vite. Storie – tutte rigorosamente vissute in prima persona dall’autore – in cui Luca Iaccarino usa il palato come chiave interpretativa, tenendo ben presente come questo sia collegato “al naso, alle mani, al cervello, alle persone che abbiamo accanto”.
Impreziosito dalla prefazione di Mario Calabresi, Appetiti è articolato in quattro sezioni: il lavoro, i prodotti, la società e i viaggi, che compongono un’antologia di ventisei “avventure gastronomiche” (più tre “intermezzi”) di cui Iaccarino è stato protagonista. Non a caso l’autore ha fatto il cameriere nel più famoso ristorante del mondo (l’Osteria Francescana di Massimo Bottura) e traversato il Mediterraneo a bordo di una nave di cuochi; ha provato il “social eating” e raggiunto Virgilio Martinez nel suo ristorante a Moray in Perù, a 3600 metri, nella valle degli Incas; ha mangiato trentanove piatti di fila a Copenaghen (pranzo al Geranium e cena al Noma) e si è seduto a tavola con i bambini delle mense scolastiche; ha raggiunto Ferran Adrià nel suo futuristico centro ricerche catalano e scovato una brace segreta in mezzo ai container del porto di Lisbona.
Ai reportage già apparsi singolarmente su D – La Repubblica e sul Corriere della Sera, tra le pagine del libro si alternano testi inediti realizzati ad hoc, come un’avventurosa battuta di pesca nel Mar Ligure, una caccia ai tartufi senza tetto né legge in stile “Fargo” e l’uccisione solenne di un maiale dalle cui cosce nascerà il celebrato culatello. Appetiti è un libro per golosi e gastronomi, ma anche per consumatori consapevoli ai quali porre una serie di domande: da dove viene il cibo? Come viene trasformato? Chi lo lavora? Che effetto fa sul nostro corpo? Che ruolo ha nelle relazioni tra le persone? Che danni provoca all’ambiente? Quanto soffrono gli animali? Ogni racconto scava in un aspetto specifico, unendo la documentazione all’esperienza “dal vivo”.