giovedì 25 Aprile 2024
HomeEventiSupercazzola gastronomica: i...

Supercazzola gastronomica: i piatti ispirati ad Amici Miei, raccontati dagli attori

Dal “rinforzino” di casa Mascetti allo sformato di maccheroni nella clinica del Sassaroli, fino ai cornetti caldi caldi del sor Perozzi: ecco i piatti ispirati ad Amici Miei, il capolavoro di Mario Monicelli, raccontati dagli attori Lucio Patanè (Lucianino), Renato Cecchetto (Augusto Verdirame da Brescia), Enio Drovandi (vigile) e Tommaso Bianco (fornaio)

IMG_0382

Diciamoci la verità, di Amici Miei – inteso come icona di costume ben al di là del valore cinematografico – c’è chi saprebbe recitare ogni singola battuta, un po’ come alcuni fan di Star Wars, Harry Potter, dei Goonies o del Signore degli Anelli. I raduni periodici degli appassionati della trilogia (anche se, in fondo, i primi due film sono decisamente migliori dell’ultimo atto) sono l’occasione per far ritrovare non solo i fan di Amici Miei ma anche gli attori ancora in vita. Scomparsi già da qualche tempo Ugo Tognazzi, Adolfo Celi, Renzo Montagnani, Philippe Noiret, Duilio Del Prete e – per ultimo – Gastone Moschin, il cast conta ancora caratteristi come Lucio Patané (Lucianino), Renato Cecchetto (Augusto Verdirame da Brescia), Enio Drovandi (il vigile pisano) e Tommaso Bianco (il fornaio Antonio Esposito), qui sotto nella foto col conte Raffaello Mascetti.

IMG_0390

Sono stati loro, in una serata di inizio novembre, a partecipare al raduno “Alluvionati Dentro”, nome scelto in ricordo dell’alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 che fu raccontata nel film attraverso diverse scene all’interno del secondo atto. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Firenze ma ideata e promossa dalla pagina Facebook “Conte Raffaello Lello Mascetti” ha portato i fan in pellegrinaggio attraverso i luoghi che hanno fatto da scenario nelle storiche “zingarate”: dal cimitero di San Miniato al Monte al quartiere di San Niccolò con il mitico Bar Necchi in via dei Renai. Al termine del tour il gruppo si è spostato allo Yab per una cena a tema con piatti ispirati ad Amici Miei: dall’immancabile rinforzino all’insalata russa, dalla frittata con le patate allo sformato di maccheroni della Carmen, dai fegatelli all’aretina del Ramaiolo ai cornetti del Sor Antonio (freschi freschi), il tutto accompagnato dalla degustazione dei vini Tapioco, Come Se Fosse e Antani dell’Azienda vinicola La Tognazza.

Schermata 2017-11-11 alle 21.39.32

Eccoli, dunque, i piatti ispirati ad Amici Miei:

IMG_0378

La frittata di patate di Alice Mascetti: piatto povero per antonomasia, in fondo a casa Mascetti non è che fossero abituati a sontuosi banchetti (qui la clip). La frittata di base avrebbe potuto essere impreziosita con castagne, ma alla fine nella dispensa di casa Mascetti c’erano solo patate. E così fu.

IMG_0384

Il rinforzino: data l’essenzialità della frittata di patate, il conte Mascetti ha completato il desco con – citiamo dal diario di Lucianino del 5 ottobre ’66 – “nove olive di numero, mezz’etto di stracchino e un quarto di vino sfuso”. Troppo poco? Beh, capita quando la supercazzola prematurata perde i contatti col tarapio tapioca. A distanza di 35 anni, Lucianino quel rinforzino l’ha trovato sempre uguale.

piatti ispirati ad Amici Miei

Lo sformato di maccheroni della Carmen: cosa c’è di meglio per allietare la degenza degli zingari di Amici Miei, capitati nella clinica del professor Sassaroli? A onor del vero quelli presentati al raduno erano leggeri come il massiccio del Gran Sasso, ma la cucina della Carmen si può solo accompagnare amare. Con ardore, peraltro.

IMG_0377

Lo spiedino di fegatini all’aretina: la prima scelta del professor Sassaroli, andando a pranzo dal Ramaiolo (eh beh, chi regge fino a Biagio il pistoiese?). Nonostante il Mascetti sia “ospite di tutti” e non abbia digerito la sottoscrizione, ci ha pensato il professore ha solleticare l’appetito del nobiluomo con le pappardelle sul cinghiale e – per l’appunto – lo spiedino di fegatini. Sì, ma col finocchio.

IMG_0404

Il brodino caldo caldo di Augusto Verdirame da Brescia: non c’era, alla cena, ma almeno vi mostriamo il buon Renato Cecchetto. Che di quella esperienza racconta: “È stato meno faticoso di quanto sembra nel film. Si trattava di un delizioso brodo fatto nella cucina del bar. La scena è stata girata non più di un paio di volte”.

Rimani aggiornato: iscriviti!

ARTICOLI SIMILI

Appuntamento al ristorante De' Bardi: gli chef Giuseppe Papallo e Lorenzo Romano più la maestra gelatiera Cinzia Otri realizzano insieme un menù d’eccezione per sostenere la Fondazione Casa Marta

DELLO STESSO AUTORE

Continua a leggere

Mixology, l’ultima frontiera: alla cocktail week di Udine il pairing con gli insetti

Udine: torna la Cocktail Week tra guest con barman di spicco, cene in stile asiatico, tattoo, ikebana e… pairing con gli insetti: dal 25 aprile al 2 maggio ricco carnet di appuntamenti all’insegna delle contaminazioni sensoriali col mondo orientale. Ecco tutti gli eventi

Fiesole, tre fil rouge per il menù d’esordio di Antonello Sardi al ristorante Serrae

Il menù d'esordio dello chef fiorentino al ristorante Serrae dell'hotel Villa Fiesole - nell'omonima cittadina - punta sull'uso di fondi diversi, su sapori netti e sulla valorizzazione dei vegetali del territorio

Dove mangiare all’aperto a Roma? Otto locali tra pop e gourmet

Tra le tante opzioni che riserva Roma, abbiamo selezionato otto ristoranti dove poter mangiare all’aria aperta e godere di ottimi menu stagionali sotto il cielo della città eterna.