Nel 2019 il medico nutrizionista e imprenditore Bruno Nucera ha celebrato, a modo suo, la Maremma con l’apertura di un “agriresort” ad Albinia di Orbetello
Relax, natura e tipicità sono il mix di piacevoli esperienze che il Podere Maremma riserva ai suoi ospiti. Inaugurato il 18 maggio 2019, questo agriresort ubicato ad Albinia di Orbetello (GR), a soli 2 km dalla costa toscana con alle spalle le colline maremmane, è frutto della lungimirante idea di Bruno Nocera, medico nutrizionista ed imprenditore nel settore turistico.
La struttura, aperta tutto l’anno, con ben 21 unità abitative e quattro appartamenti per un totale di 65 posti letto, si presenta con un design complessivamente moderno e di gusto, che ben si integra nel contesto rustico del territorio. “In tutta la nostra struttura si percepisce l’amore per il territorio – esordisce il Direttore Emiliano Leuti, deus ex machina insieme a Martina, responsabile dell’accoglienza degli ospiti – l’intero agriturismo è stato realizzato da ditte del territorio. I nostri dipendenti sono tutti della zona e anch’io, che non sono originario della Maremma mi sento parte di questa comunità, abitando qui da ben quindici anni. Chi arriva da noi deve sapere che viene in una zona sicura, con ambienti spaziosi in cui potersi godere le vacanze in piena libertà, serenità e sicurezza”.
Legato al territorio anche con il ristorante “Il Leccino”, sancta sanctorurm del bravo chef Gianpiero Cesarini, che propone una cucina tradizionale toscana utilizzando selezionate materie prime, unitamente ad olio, frutta ed ortaggi prodotti dall’azienda agricola di proprietà. “La mia filosofia culinaria si sposa a pieno con la realtà del Podere Maremma poiché ritengo fondamentale il rispetto della natura come stile di vita – sottolinea lo chef – in cucina non esistono segreti ma solo il rispetto della materia prima, il suo legame con il territorio e quel pizzico di estro”.
Tra i piatti signature, che Gianpiero prepara con il suo staff, il capo partita dei secondi Federico Francioli e il pastry chef Mattia Marcoaldi, è d’obbligo l’assaggio del “Tortello maremmano al ragù di Morellino”, lo “Spaghetto vongole veraci, salicornia e bottarga di Orbetello”, un classico dove l’alga si fonde con un Presidio Slow Food su un’eterea crema di zucchine.
E ancora, il “Tonno a modo nostro con salsa maremmaky” (filetto di tonno rosso planciato nei due sesami con la sua tartare e caponata a metri zero) e il “Cremoso al cioccolato, banana laccata, platano e caramello”. Il tutto accompagnato da una valida carta dei vini, le cui bottiglie sono conservate in una fantastica cantina a vista sotto il pavimento del ristorante.