In piazza Mercatale, nel cuore del centro di Prato, arriva l’enoteca bistrot Methe. Merita una visita per provare i piatti visionari dello chef Enrico Benedetti, abbinati a un’interessante selezione di vini
foto di Luca Managlia
Diciamoci la verità, rispetto alla più grande e blasonata Firenze, non è facile spostarsi di qualche chilometro – uscendo dalla provincia – e trovare tavole in grado di attirare l’attenzione con preparazioni e accostamenti fuori dal comune.
Ecco perché siamo rimasti piacevolmente colpiti quando abbiamo dato un’occhiata al menù dell’enoteca bistrot Methe in piazza Mercatale, il cuore del centro storico di Prato. Il nome è un rimando alla mitologia greca e a Mete, la divinità che personifica l’ubriachezza.
In sala abbiamo trovato la titolare Beatrice Barbera, appassionata sommelier e artefice di una selezione di vini e bollicine tutt’altro che scontati, in cucina invece lo chef globetrotter Enrico Benedetti. Un passato da gelatiere di prima fascia – lo stress del servizio l’aveva portato ad abbandonare temporaneamente il lavoro ai fornelli, iniziato a 23 anni dopo l’alberghiero – con la formazione presso la Carpigiani Gelato University, l’arrivo nella Nazionale italiana di categoria e la preparazione alla sfida della Coppa del Mondo. Poi il ritorno di fiamma con la cucina, e la scelta di dedicarsi allo studio e alla ricerca soprattutto nel campo del vegetale.
Il risultato è lo stile che oggi i pratesi (ma non solo) possono trovare al Methe, fatto di ricerca dello stupore mai fine a se stesso, andando oltre il “già visto” ma cercando strade nuove o almeno non così battute. Ecco quindi piatti inusuali come il “Tonno al caffè” che suona come qualcosa di ben lontano dalla comfort zone dei più, e che invece si rivela intrigante: si tratta di un tonno scottato accompagnato da una salsa al caffè e cipollotto piastrato. Un piatto, come spesso accade, nato per caso e diventato un must di Enrico Benedetti.