sabato 27 Aprile 2024
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Taste 2024, i dieci assaggi più curiosi tra gli stand della Fortezza

Non solo ottimi prodotti, ma con qualcosa in più dentro o fuori la confezione: dal formaggio plant-based alla birra alcol-free aromatizzata al basilico, dai grissini di porchetta al packaging di lana, fino alla realtà virtuale portata tra gli stand

Dal formaggio plant-based alla birra alcol-free aromatizzata al basilico, dai grissini di porchetta al packaging di lana, fino alla realtà virtuale portata tra gli stand. Su un totale di oltre 650 aziende che hanno preso parte all’ultima edizione di Taste – il salone delle eccellenze gastronomiche andato in scena a Firenze nei giorni scorsi – moltissime novità di prodotto hanno catturato l’attenzione degli addetti ai lavori. Giornalisti inclusi.

Alcuni stand mettevano in mostra qualcosa di “semplicemente” buono (dal prosciutto cotto Meggiolaro al salmone Coda Nera fino ai cioccolatini all’aceto balsamico del Duca), ma altri univano alla qualità un tocco di innovazione. Ne abbiamo selezionato 11, tra quelli più singolari sia per la materia prima in sé che per la forma nella quale è stata presentata.

Le “zolle” liofilizzate di Emporio Vegetale

Emporio Vegetale, la realtà di prodotti di cucina realizzati dallo chef Antonio Chiodi La- tini, ha presentato a Taste 2024 le sue “zolle” liofilizzate, micro-ricette che nascono dallo studio tecnico dello chef sulle materie prime. Il risultato è un morso di puro sapore, una caramella che – da gustare da sola o insieme all’olio Evo a mo’ di pinzimonio – racconta il cuore e la ricchezza dell’esperienza vegetale. Le zolle vegetali di Antonio Chiodi Latini possono essere sciolte in acqua bollente e utilizzate come base per un brodo vegetale, o a chiusura di un risotto, per mantecarlo, o infine date ai bimbi come caramelle, per avvicinarli alla gioia delle verdure.

La pasta Verrigni… e il “pastian contrario”

Nell’eterna lotta tra la pasta liscia e quella rigata, il pastificio abruzzese Verrigni – appena inserito tra le 100 Eccellenze Food di Forbes – prova a mettere tutti d’accordo con un rigatone “al contrario”, ossia un formato di pasta – trafilata al bronzo e a lenta essiccazione – con la parte rigata sulla circonferenza interna, mentre la superficie esterna è liscia. Un cambio di paradigma rispetto al solito, quasi una rivoluzione copernicana per gli amanti del condimento.

Il cioccolato Fervolato di Noalya

Non era mai successo che si fermentassero insieme bacche di cacao e acini d’uva. Ma se c’è di mezzo Alessio Tessieri, la cui esperienza nel campo del cioccolato – dalla piantagione alla produzione, con risultati di eccellenza mondiale – nessuna sorpresa: l’ultimo nato in casa Noalya è il Fervolato, un matrimonio tra il cibo degli Dei (theobroma cacao) e la bevanda degli Dei (theios oinos) nato dal connubio tra l’azienda cioccolatiera di Ponsacco e la cantina Arnaldo Caprai a Montefalco, in Umbria. Per ottenere il Fervolato non è stato sufficiente una semplice unione dei due ingredienti: il “matrimonio” ha richiesto di percorrere un cammino complesso e accurato attraverso più fermentazioni – ben tre, quella delle bacche di cacao, quella del mosto d’uva e quella congiunta nel procedimento che le unisce – e diversi anni di esperimenti.

Freedl, la birra analcolica aromatizzata al basilico

Il birrificio artigianale dell’Alto Adige Freedl ha presentato a Taste la linea delle sue birre analcoliche ottenute da acqua pura di sorgente alpina e malto 100% altoatesini e raffinate con ingredienti di primissima qualità come il basilico di montagna. Nel cuore delle Alpi, i fratelli Maria e Max si concentrano sul gusto autentico della birra, lasciando fuori dall’equazione il contenuto alcolico e offrono così birre che hanno sete di innovazione e promettono un’esperienza classica e genuina. Da provare “Calma”, prodotta come un’IPA: unisce le materie prime regionali come l’acqua alpina, il malto e diverse varietà di luppoli, al retrogusto dovuto all’aromatico basilico di montagna del Parco Nazionale dello Stelvio.

I “grissini di porchetta” di Venditti

Al Taste un nuovo capitolo per famiglia abruzzese Venditti, già artefice della “Porchetta Campione d’Italia”. La porchetta più amata dagli italiani, perché rispecchia le esigenze e i gusti dello stivale, si rinnova la scelta con nuovi prodotti. Ultimi nati nel gruppo Venditti sono proprio i grissini di crosta: sfiziosi, gustosi e piuttosto croccanti. Un prodotto unico nel suo genere: in ottica d’innovazione, ma anche di approccio ecosostenibile e di riduzione degli sprechi alimentari, i grissini sono ricavati dalla cotenna del maiale e sono cotti al forno, senza essere fritti. Ideali come street food per uno spuntino veloce, un aperitivo o in qualunque momento la fame chiami.

Il salumificio Mannori e il packaging… di lana

In occasione del Taste il salumificio pratese Mannori ha lanciato uno speciale packaging per le sue specialità, a partire dalla poco conosciuta mortadella di Prato: la lana, tra l’altro prodotto simbolo della città toscana con una lunga tradizione tessile e manifatturiera. “La lana – spiega Sue Ellen Mannori, che già aveva introdotto il fieno nelle confezioni – è un materiale vivo, perfettamente isolante, adatto a proteggere i salumi in modo efficace. È il nostro modo per fare sistema all’interno del territorio, valorizzare la tradizione del cardato pratese ed essere vicini al comparto che più di altri è stato colpito dall’alluvione dello scorso novembre”.

La Tenuta il Radichino e la degustazione con la realtà virtuale

Insieme alla sua linea di formaggi caprini e pecorini, l’azienda agricola viterbese ha introdotto al Taste di Firenze un modo inedito di presentare sia i prodotti che il luogo in cui essi vedono la luce: allo stand era presente un visore con la realtà virtuale. Indossando gli speciali occhiali VR, è stato possibile visitare virtualmente la tenuta di Ischia di Castro e scoprire dove prendono forma i formaggi, nati dalla lunga tradizione casearia sarda legata alla pastorizia tramandata di generazione in generazione, ricavati dal latte di mille tra pecore e capre che pascolano libere. “Abbiamo ereditato l’esperienza e i valori che i nostri genitori ci hanno trasmesso – spiegano i titolari – e abbiamo ampliato l’attività di famiglia: oggi la Tenuta Il Radichino vanta anche un caseificio e un punto ristoro dove serviamo prodotti fatti in casa”.

L’Amaro di Quartiere, ispirato al Calcio Storico Fiorentino

Dal ‘sabbione’ di piazza Santa Croce, alle tavole dei ristoranti toscani e italiani, fino ai locali e cocktail bar di tutta la penisola. Al Taste debutta l’Amaro di Quartiere (ne avevamo parlato qui), una linea di quattro amari artigianali, dedicati ai colori che si sfidano ogni anno in Santa Croce e realizzati con botaniche diverse per ciascun quartiere di Firenze (melograno, liquirizia, noce moscata, ma anche artemisia, timo e genziana). Il progetto intende valorizzare e promuovere la tradizione del Calcio storico fiorentino, il senso di appartenenza e orgoglio che ne pervade i protagonisti e il piacere di condividere momenti di felicità.

Uao, il “formaggio” vegetale made in Tuscany

La sfida è semplice: chiudere gli occhi, annusare e… restare di sasso nello scoprire che non si tratta di formaggio. Tra gli stand di Taste ha riscosso un buon successo “Uao”, una linea di quattro referenze vegetali alternative al formaggio, ideali sia per i vegani che per intolleranti al lattosio. Da quello neutro stagionato agli aromatizzati (paprika, noci, pepe & curcuma), ognuno possiede un’identità gustativa e visiva specifica, messa a punto dal brand aretino per lanciarsi nel settore plant-based con una missione: creare un’alternativa ai formaggi di origine animale, unici nel loro genere.

Gli Aironi presenta il primo sakè italiano

Tra le novità dell’azienda piemontese “Gli Aironi” il primo sakè italiano: si tratta di “Nero”, che nasce dalle risaie vercellesi e dai luoghi della miscelazione torinese, omaggiando uno dei simboli più conosciuti della millenaria cultura nipponica. Viene realizzato utilizzando un’eccellenza agroalimentare del territorio come il riso, nel rispetto delle tradizioni produttive di due bevande emblema dell’intraprendenza sabauda durante i secoli come la birra e il vermouth. Il risultato è un prodotto dal gusto intenso, molto versatile negli abbinamenti, da abbinare a formaggi e foie gras.

Vermouth allo zafferano RossoPuro 

L’idea di RossoPuro era quella di dare un tocco originale allo storico vino liquoroso italiano. Si parte da un ottimo trebbiano toscano dove vengono messe a macerare erbe aromatiche, officinali e spontanee tra cui il prezioso zafferano che cresce nel cuore delle colline toscane tra Firenze e Siena. Le principali botaniche utilizzate sono assenzio, genziana, enula campana e – ovviamente . zafferano. Il risultato è un vermouth versatile e pulito, da servire leggermente fresco sia come fine pasto che come aperitivo in ampi calici a tulipano, capace di esaltare tutte le note aromatiche del prodotto.

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