La Fondazione intitolata allo storico direttore del Four Seasons Hotel Firenze elargisce due borse di studio da 10mila euro e pubblica un volume dedicato all’arte dell’accoglienza di Patrizio Cipollini
Due borse di studio da 10mila euro destinate ad altrettanti studenti meritevoli ma economicamente svantaggiati, per consentire loro di proseguire il percorso di formazione professionale nel campo dell’hotellerie. E’ il primo lascito “pubblico” – quello personale è saldamente nel cuore delle persone che lo hanno incontrato, conosciuto, amato e apprezzato – di Patrizio Cipollini, storico direttore del Four Seasons Hotel Firenze scomparso nel 2019.
A tenere viva l’eredità di Patrizio Cipollini – manager originario della Garfagnana che in 45 anni di carriera ha riscritto le regole dell’hotellerie, creando un modello tutto suo, dove cuore e professionalità hanno la stessa importanza – è la Fondazione che porta il suo nome, presieduta da Giuseppe Calabrese che è anche autore di un libro (ed. Giunti, 130 pag, 20 euro), dedicato alla memoria di Cipollini. “Abbiamo voluto raccontare il suo viaggio, fatto di sentimenti, intuizioni, amicizie e qualche volta delusioni – spiega – ma in cui è la forza dell’uomo a stare in primo piano, quella stessa forza che lo ha guidato in tutte le sue scelte professionali e gli ha permesso di non scendere mai a compromessi. Ciò che ho sempre ammirato in lui è stata la lungimiranza, la capacità di leggere sempre oltre”.