giovedì 25 Aprile 2024
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Una App per smascherare i finti prodotti made in Italy

È l’idea di una start up toscana, che da maggio lancerà “Itforitaly”: si tratta di una piattaforma aperta alle aziende, dove il consumatore potrà segnalare i finti prodotti made in Italy. Ecco i punti forti (e quelli deboli)

Inutile negarlo, in tempi di smartphone a diffusione capillare siamo circondati dalle App più superflue e da comodità di cui si potrebbe tranquillamente fare a meno. Eppure ogni tanto il web made in Tuscany regala ancora qualche idea interessante, che si traduce in servizi con una grande utilità potenziale. L’ultima in ordine di tempo è “Itforitaly”, elaborata dall’omonima start-up toscana che ha come obiettivo smascherare i falsi prodotti made in Italy, offrendo informazioni importanti per tutelare consumatori ed imprese dagli alimenti troppo spesso “spacciati” per italiani. In altre parole, per cercare di arginare il fenomeno dell’italian sounding che ogni anno sottrae al mercato milioni di euro.

Home www.itforitaly.it

Da maggio, quando la App sarà scaricabile, nel mirino dell’azienda finiranno i prodotti non garantiti che si fregiano di nomi italiani. Andare oltre l’etichetta è infatti lo scopo della piattaforma web, social e app, recentemente presentata alla Tenuta Ruffino Poggio Casciano a Bagno a Ripoli: il sistema utilizza etichetta, barcode, App, web e social, connettendoli insieme e realizzando un network di informazioni. Alle aziende basterà registrarsi per poter pubblicare informazioni e dettagli sulla propria storia, le caratteristiche distintive e notizie sui propri prodotti. Ai consumatori, una volta scaricata l’App, sarà sufficiente inquadrare il barcode del prodotto per accedere a tutte le info inserite dall’azienda. Fin qua nulla di nuovo, dal momento che sono sempre più numerosi i casi di aziende che aggiungono in etichetta il QR code che fornisce informazioni o indirizza al sito dell’azienda. La vera novità è nei due passaggi ulteriori: il consumatore potrà segnalare i prodotti “sospetti”, che verranno poi analizzati da una struttura investigativa collegata a “ItforItaly”, mentre verranno messi in contatto aziende e distributori per riempire gli scaffali lasciati vuoti dai prodotti-frode.

Fin qui i punti di forza del progetto.  In quanto alle debolezze che abbiamo notato nel sistema, sono di due tipi: da un lato, se un’azienda italiana sceglie di non registrarsi – per mancanza di tempo, voglia o anche solo per mera non conoscenza della App – non è affatto detto che non sia effettivamente dedita a produrre made in Italy. Dall’altro lato, il sistema di autoregistrazione alla piattaforma può facilmente consentire a qualche “furbetto” di inserire i propri prodotti tarocchi (ma ben confezionati…) e legittimarsi.

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