Pasteggiare con gli spirits è possibile. Da Gin Engine un esempio concreto su come sostituire i classici vino e birra con un cocktail studiato per ogni diversa portata
Al Tannico Wine Bar di Milano, a margine della serata “Fuel The Tannico”, il marchio italiano e 100% biologico Gin Engine ha lanciato la sua speciale proposta di food pairing. Anzi, di cocktail pairing. Come? Con un percorso inedito di abbinamenti, dall’antipasto al dolce, tra piatti e drink a base ovviamente dello spirito di ginepro nato nelle Langhe.
Dopo un tradizionale e sempre apprezzato Gin and Tonic, preparato con Gin Engine, Indian Tonic Water e una foglia di salvia come guarnizione a richiamare uno dei botanical più distintivi di questo distilled gin, il menu della serata è proseguito con abbinamenti più audaci ma comunque vincenti: quello fra il cocktail A Tutta Birra, una rivisitazione del French 75 a base di Engine e birra weiss, e le acciughe di Cetara, quello fra Nitroni Tannico, il Negroni di Gin Engine affinato in botte di rovere, il Grilled Cheese Sandwich e le Frittelle di Gamberi e Carciofi, oppure quello con Motore Bee Turbo, variante dell’Engine Sour con miele di zafferano servita in coppa dal bordo vulcanico di liquirizia, insieme alla Terrina di Pollo e lo Spada Tenero.
Continua così il sodalizio ormai datato fra Gin Engine e il mondo dell’alta ristorazione. Un percorso iniziato già agli esordi del brand quando allo chef pluristellato Carlo Cracco venne proposto di ideare una serie di abbinamenti tra classici long drink e piatti gourmet, per poi proseguire negli anni con varie iniziative fra mixology, food e motori (impossibile non parlarne con un nome così).
Merita sicuramente una menzione il progetto “Motor Drinks”, viaggio di esplorazione tra il mondo dei cocktail e dei motori che tuttora guida la drink strategy di Engine, così come il più di recente “Fuel for your Soul”, con al centro la sostenibilità, ambientale, umana e liberamente ispirato dalla filosofia di “Food for Soul”, l’organizzazione no-profit fondata dallo chef Massimo Bottura e da sua moglie Lara Gilmore.
In mezzo a tante altre iniziative nobili che vogliono salvaguardare tanto l’ambiente quanto il capitale umano, Gin Engine ha inoltre avviato un processo per diventare la prima B Corp italiana certificata del mondo spirits: “Perché – sottolinea il Founder e CEO di Engine, Paolo Dalla Mora – oltre a perseguire il profitto, puntiamo a innovare continuamente per massimizzare l’impatto positivo verso i dipendenti, le comunità in cui operiamo e, non da ultimo, l’ambiente”.