Tra i ristoranti della nouvelle vague orientale a Firenze è una delle sorprese più interessanti: la CCC (Cucina Cinese Contemporanea) del Pine & Apple piace perché unisce un ambiente informale ed essenziale a un menù di piatti per certi versi inusuali, ma tarati sul palato occidentale
Per molti ristoranti cinesi a Firenze, il portare in tavola piatti sensibilmente diversi da quelli che si assaggerebbero in Cina potrebbe suonare come un punto negativo. Invece il Pine & Apple fa di questa sua attenzione ai palati occidentali un punto di forza, mostrando un buon compromesso tra i piatti della tradizione e una cucina di foggia contemporanea. Un esempio? Nel menù non mancano gli involtini primavera, ma rispetto a quelli standard sono sorprendentemente meno unti. “Basta chiudere l’involtino con un po’ di attenzione – spiega Lisa, una delle titolari – per far sì che l’olio non entri all’interno e impregni il ripieno”.
Altrettanto interessanti, sopratutto perché lontani anni luce dalle “vecchie” nuvole di gambero che si usava servire fino a qualche tempo fa (e che ancora resistono nei ristoranti di medio-basso livello), sono i toast di gambero del Pine & Apple: un antipasto leggero, saporito ma espressione di una cucina accurata ed elegante. Pensiamo alla maionese, fatta in casa con meno uovo proprio per non risultare troppo carica.
A riprova di come il compromesso tra piatti cinesi e il bando al glutammato possa dare buoni risultati, prendiamo una delle tradizionali main course dei ristoranti cinesi: gli spaghetti di riso con verdure e manzo. Rispetto alla media dei locali di buon livello hanno un tocco in più, la cottura più accentuata dei pezzetti di manzo: ciò dà alla carne una consistenza diversa che rende il piatto più gradevole.
Finora, tra involtini primavera e spaghetti di riso con verdure, restiamo nel novero dei menù cinesi “convenzionali”. Dove la consuetudine cede il passo a piatti meno usuali è con il granchio dal guscio morbido fritto, dall’aspetto singolare: la crumble marrone che ricopre il piatto è una tradizionale pastella a base di latticini.
Anche sul fronte dei dolci, il Pine & Apple non delude le aspettative: il tiramisù al tè verde non è più una novità, da queste parti, ma trovarne uno equilibrato e non sopra le righe è sempre piacevole. Lo stesso si può dire del cheesecake di cocco con sciroppo di mango, al limite un po’ troppo dolce ma tutto sommato leggero. Uscendo, infine, resta la soddisfazione di aver trovato un locale il cui nome non richiama in alcun modo l’omonimo odioso tormentone musicale.