In contemporanea all’esposizione in Santo Stefano al Ponte dedicata all’artista austriaco, al Caffè Florian, le opere di Gustav Klimt diventano piatti: per tutto il mese di febbraio lo chef Massimiliano Catizzone firma un menù di tre portate ispirato ai colori dei quadri del maestro viennese
Un menù di tre portate per ricreare in tavola i colori delle opere di Gustav Klimt, dall’ocra al bronzo: è così che per tutto il mese di febbraio il Caffè Florian – lo storico locale di piazza San Marco a Venezia, che da qualche anno ha aperto una sede a Firenze – celebra il successo della mostra “Klimt Experience” allestita nella chiesa di Santo Stefano al Ponte.
Dall’incontro tra la C&T CrossMedia e il ristorante in via del Parione è nata una duplice liason a metà strada tra l’arte e il food: una partnership che da un lato si traduce nella fornitura di torte Sacher, caffè e cioccolate griffate Florian all’interno della struttura che ospita la mostra multimediale immersiva su Klimt, mentre dall’altro porta nel ristorante fiorentino un menù i cui piatti richiamano alla memoria l’artista austriaco sia nei colori che nella scelta delle materie prime.
È infatti nella storia ottocentesca, che affonda le radici il legame tra Gustav Klimt e il Florian: comun denominatore è l’Austria, che diede i natali all’artista e che fino al 1870 dominò – sotto le insegne dell’Impero austro-ungarico – il territorio della Serenissima, dove sorgeva lo storico caffè.
Ed è così, per richiamare sia le origini austriache di Klimt sia le sue tonalità di colore preferite, che lo chef Massimiliano Catizzone ha preparato una carta con una vellutata di zucca gialla aromatizzata al timo, gnocchetti di patate, blu di bufala e pancetta croccante; una trota salmonata, caviale di trota, salsa Kartoffelkäse e cavolo viola; uno strudel con crema alla vaniglia e gelato al latte di capra. Per tutto febbraio il menù Klimt del Caffè Florian sarà offerto a 55 euro, oppure a 39 euro per i possessori del biglietto d’ingresso alla “Klimt Experience”.