Nemmeno il tempo di congedarsi dalla Fiera della Cioccolata (fino a domenica in piazza Santa Maria Novella) che a Firenze arriva la semifinale italiana del quinto International Chocolate Awards: appuntamento dal 25 al 29 febbraio
C’è appena il tempo di congedarsi dalla 12° Fiera del Cioccolato di Firenze – fino a domenica 21 febbraio in piazza Santa Maria Novella, con assaggi e cooking show giornalieri – che in città il cioccolato torna protagonista: dal 25 al 29 febbraio proprio in riva all’Arno si riuniranno 6 Grand Jury Member e oltre 100 giudici per la Semifinale Italiana e dell’Area Mediterranea degli International Chocolate Awards, la competizione che giudica il cioccolato di qualità, a cui partecipano i migliori cioccolatieri provenienti da tutto il mondo. Il concorso è ideato da Martin Christy (UK), insieme a Monica Meschini (Italia) e Maricel Presilla (USA), tra i massimi esperti di cacao e cioccolato a livello internazionale. Chi vincerà la semifinale italiana (più area mediterranea) nella tappa fiorentina accede alla finale mondiale, che ha luogo a Londra (7-12 ottobre) e a cui partecipano tutti i vincitori delle altre parti del mondo. In palio, medaglie d’oro, argento e bronzo.
Quest’anno dal 25 al 29 febbraio presso la Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu di Firenze si riuniranno 6 Grand Jury Member che arriveranno dai vari continenti e circa 100 giudici, tra loro Chocolate taster, esperti del settore, sommelier, chef, giornalisti e blogger di fama. I Paesi in concorso sono i seguenti: Croazia, Cipro, Egitto, Grecia, Israele, Italia, Malta, Morocco, Portogallo, Spagna, Turchia, Emirati Arabi. Oltre 50 le categorie in gara, nelle variabili: latte, fondente, bianco o miste. Un percorso che prevede la degustazione di tavolette in purezza ed aromatizzate, spalmabili, gianduiotti, ganache, tartufi, cremini e molto altro.
“A differenza delle altre competizioni – sottolinea Monica Meschini, responsabile Italia e Area Mediterranea degli International Chocolate Awards – il nostro fine non è solo assegnare dei premi ma soprattutto rilasciare un’opinione costruttiva. Siamo felici di aver creato un sistema di giudizio uniforme per tutte le competizioni, basato sulla massima pluralità, equità e trasparenza, cardini imprescindibili per premiare i prodotti che realmente meritano”. Non a caso, per garantire il massimo rigore nei giudizi, i test sono effettuati alla cieca, evitando che i giudici sappiano in anticipo il nome del produttore e la tipologia di cioccolato utilizzato. A ogni maestro cioccolatiere viene rilasciato anche un feedback dettagliato per risaltare punti di forza e debolezza del prodotto in gara, in modo da poter apportare correzioni e renderlo sempre migliore.
Infine, una curiosità: come possono i giudici riuscire a distinguere un cioccolato eccellente dopo molti assaggi? Una soluzione c’è (e ne parlo qui), grazie ad un’ingrediente semplicissimo: la polenta, che serve come neutralizzatore di tannini, amarezza e note negative del cioccolato.