Uscita la guida dei ristoranti del Gambero Rosso 2021: premi nazionali per il Pepe Nero (Prato) e Poggio Rosso (Borgo San Felice). Ecco tutte le new entries (e chi esce)
Locali che entrano in guida, locali che ne escono, locali che conquistano una Forchetta, una Cocotte o un Gambero, a seconda della nomenclatura. La Guida dei ristoranti del Gambero Rosso 2021 ha sancito per la Toscana una serie di conferme – a partire dal massimo punteggio assegnato all’Enoteca Pinchiorri (Firenze), Lorenzo (Forte dei Marmi) e Da Caino (Montemerano), insieme ad altri 35 ristoranti – e una novità, il Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio, new entry tra le Tre Forchette.
Sono rimaste invariate le Tre Bottiglie, all’Enoteca Bruni di Firenze e all’Enoteca Marcucci a Pietrasanta, così come i Tre Gamberi Da Burde a Firenze e la Futura Osteria a Monteriggioni. Premi nazionali invece per il Pepe Nero di Prato (riconoscimento al miglior rapporto qualità/prezzo) e al Poggio Rosso di Borgo San Felice (per la valorizzazione delle produzioni locali). Tra i ristoranti dell’olio AIRO confermati anche i locali più vocati: Al588, PS, Arnolfo, La leggenda dei Frati, Ora d’Aria, Il Magazzino, Enoteca Pinchiorri, Il Palagio e la Trattoria del Pesce.
Ecco invece le new entries della Toscana per la guida dei ristoranti del Gambero Rosso 2021: conquistano i Due Gamberi Le Tre Rane (Bagno a Ripoli, chef Stefano Frassineti), così come il Podere Il Casale a Pienza. La prima Forchetta va invece al Passo dopo Passo anch’esso a Castellina in Chianti (chef Maurizio Bardotti), così come al Winter Garden Helvetia Bristol di Firenze (chef Pasquale D’Ambrosio) e al Cuculia, sempre nel capoluogo. A San Gimignano invece il San Martino 26 di Ardit Curri entra con una Forchetta, al pari de La tavola di Guido (Castellina in Chianti) mentre a Scarperia Antonello Sardi del Virtuoso Gourmet esordisce direttamente con due.
Nuove segnalazioni per la Buca San Giovanni, per il JK Place (chef Assunto Migliore), la Trattoria Mario e il Diadema di Impruneta (chef Alessio Leporatti), così come Lo Scoglietto a Rosignano. Conquistano invece le prime Cocotte – riservate ai bistrot – il Ventuno Bistrot (due) e Gunè (una).
Per alcuni ristoranti che entrano nella guida del Gambero Rosso 2021, altri spariscono: alcuni per il cambio di chef – come nel caso di Castel Monastero a Castelnuovo Berardenga, del Locale o dell’Osteria del Pavone a Firenze – altri per chiusure più o meno lunghe (il Salviatino a Fiesole, Borgo San Jacopo, la Buca dell’Orafo, la Bottega del Buon Caffè o il Winter Garden St. Regis a Firenze) o per un cambio di identità, come nel caso del Touch a Firenze.
In ogni caso, nell’anno del Covid ispezionare i locali non dev’essere stato affatto semplice. Se il giudizio deve restare obiettivo, infatti, difficile non cercare di farsi coinvolgere dal particolare contesto che stiamo vivendo. “La pandemia ha portato a uno sconvolgimento dei tempi canonici delle guide – spiega Leonardo Romanelli, ispettore della guida del Gambero Rosso – ma ho comunque trovato un grande entusiasmo nelle cucine che ho visitato. Anche nei momenti più duri, da un certo punto di vista c’era voglia di ripartenza: ho respirato voglia di crescere e di dare il meglio. Malgrado tutto, le persone ai fornelli hanno mantenuto la passione”.