Tanto semplice, ma tanto complesso: stiamo parlando del Gin Tonic, uno dei cocktail piĆ¹ amati al mondo, che domani viene celebrato in una giornata in suo onore. Ma come nasce questo cocktail, e come lo si compone? Ne abbiamo parlato con un esperto in materia, Il Gingegnere, bartender di professione ed influencer suo malgrado, che ci ha spiegato il ruolo della tonica, come sceglierla
“Come si fa a scegliere la tonica giusta per il proprio cocktail? ProverĆ² a spiegarvelo con qualche esempio pratico. Se mi trovo a dover fare un cocktail con un classico London Dry, da tradizione cercherĆ² una tonica ricca di chinino. Un prodotto di primissima qualitĆ ! Userei questa tonica con tutti i Gin di stampo piĆ¹ secco, piĆ¹ “gineproso”, dall’impostazione classica, ma anche con quelli dalle spiccate note floreali e fruttate, perchĆ© penso che il suo profumo intenso e la gasatura persistente ne valorizzino appieno le note olfattive e gustative giĆ presenti. Per i Gin Mediterranei (che oggigiorno sono sempre di piĆ¹) userei ad esempioinvece Alpex Tonic Water Italian Taste, che con estratti naturali di rosmarino e note agrumate va a riprendere perfettamente il lavoro del distillatore, esaltandolo. Ma non pensate che le regole siano fisse ed inamovibili… A me, per esempio, piace spesso usare una tonica come quest’ultima insieme a un Gin di stampo classico, proprio per dargli un tocco piĆ¹ morbido. Con un London Dry scoprirete cosƬ una sensazione di freschezza piacevolmente persistente e un nuovo bouquet di profumi e aromi. Insomma, bisogna sperimentare, sperimentare e sperimentare per scoprire cosa ci piace davvero! Come per tutto nella vita, d’altronde”