giovedì 25 Aprile 2024
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Gualtiero Marchesi: “Rischiamo l’imbastardimento della cucina italiana”

Abbiamo chiesto al decano della gastronomia italiana, il maestro Gualtiero Marchesi, cosa pensa del ruolo della donna oggi in cucina e qual è il più grande pericolo che corrono gli chef nostrani. L’arzillo 87enne con il gusto della citazione colta ha indicato il rischio di un imbastardimento della cucina italiana

gualtiero marchesi annamaria tossani umberto montano

A vederlo, non gli daresti affatto le 87 primavere che si porta dietro con innata eleganza. Eppure Gualtiero Marchesi, autentico guru della gastronomia italiana e decano della nostra cucina, alla sua veneranda età ha ancora tutta la lucidità necessaria per affrontare dibattiti, discussioni, analisi e confronti. Ovviamente, sia in chi gli sta di fronte che in chi condivide con cui il palco è sempre palpabile una certa emozione: palpabile, ad esempio, quella di Umberto Montano – che pure di primo pelo non è – quando per la prima volta si è trovato a confrontarsi col maestro. L’occasione è stata “Cucinare ad arte”, la presentazione del volume fotografico “Opere/Works” (ed. Cinquesensi) insieme alla giornalista Annamaria Tossani, la storica dell’arte Ludovica Sebregondi e lo stesso Montano, presidente del Mercato Centrale di Firenze, allestita in seno alla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e il Mercato Centrale. Non a caso, nel volume – che non è un libro di ricette – il legame tra Marchesi e l’arte si fa chiaro: col suo “Dripping di pesce”, un innovativo dripping a tre dimensioni, ha rinnovato la cucina ispirandosi all’action painting di Pollock e con “L’uovo al Burri” ha tratto spunto dalle combustioni di Alberto Burri.

Uovo-al-Burri-1

E così, in una serata in cui uno chef, una storica dell’arte, una giornalista enogastronomica e un imprenditore hanno dialogato col pubblico sul tema del rapporto tra arti visive e arte culinaria, siamo anche riusciti a fare un paio di domande a Gualtiero Marchesi. Ad esempio, gli abbiamo chiesto perché nonostante in famiglia cucinino spesso le donne, alla fine i grandi chef italiani siano quasi tutti uomini. “La colpa è proprio degli uomini – ha risposto Marchesi, tra una citazione e l’altra – che non hanno più voluto le donne in cucina. Eppure la cucina nasce donna, perché le donne fanno le cose con amore e le cose fatte con amore in fondo sono quelle che riescono meglio”.

photo credit: Valeria Fricano

Abbiamo poi chiesto a Gualtiero Marchesi quale sia il rischio più grande che corre oggi la cucina italiana: “Il pericolo è che gli interpreti della cucina – ha replicato – continuino a smarrirsi dietro voli pindarici, perdendo di vista l’essenziale. Un recente libro di Oscar Farinetti mostra che il nostro Paese ha la maggiore biodiversità tra i prodotti gastronomici nel mondo. C’è il rischio di un imbastardimento della cucina: le influenze che subiamo adesso sono molto diverse da quelle di un tempo, ci siamo un po’ persi per strada. Va benissimo imparare dagli altri stili: ad esempio, dalla cucina giapponese ho appreso nel tempo l’idea di purezza, di esaltazione della forma e l’essenzialità. Ma non è possibile dimenticare i nostri sapori”.

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