La Guida Michelin 2022 ha sancito due nuove stelle in Toscana, per un totale di 40* locali. Perde la stella l’Ora d’Aria di Marco Stabile, la conquistano Luca Fracassi con Octavin ad Arezzo e (verde) Stefano Pinciaroli al Ps. Ecco tutti i nuovi stellati
La notizia arriva come una doccia fredda, per chi conosce lo spessore dell’uomo e dello chef. Marco Stabile perde la stella, con l’Ora d’Aria. Tra gli addetti ai lavori, se c’era un punto su cui (quasi) tutti concordavamo, nelle immancabili discussioni della vigilia, era che in un anno così difficile la “rossa” non avrebbe penalizzato quei ristoranti costretti a rimanere chiusi a lungo per il Covid. Altre strutture cittadine hanno vissuto situazioni simili, ed è un parere del tutto personale che prima di togliere la stella a Marco Stabile magari sarebbe stato opportuno guardarsi un po’ meglio intorno. Ma tant’è, decide la Michelin.
Per una stella che si spegne – sperando che torni presto a splendere, ovviamente – una che arriva: quella di Octavin, ad Arezzo, con lo chef Luca Fracassi. La provincia della città con la giostra del Saracino fino ad ora era stata rappresentata soltanto da Silvia Baracchi del Falconiere di Cortona.
Annata avara, quindi, per la Toscana. Se a livello di singola stella, l’anno scorso il Granducato aveva conquistato cinque new entries confermandosi una delle regioni più premiate, quest’anno le cose sono andate in maniera diversa. Nessuna nuova stella sulla costa, ad esempio, e una sola “rossa” ad Arezzo. Come ogni anno, insomma, la Guida Michelin ha emesso i suoi verdetti. Ben 378 ristoranti (sette in più dell’anno scorso) sono stati insigniti con le tradizionali stelle – di cui 11 tristellati e 38 bistellati, 329 stellati – con 33 new entries a livello nazionale, frutto di un buon turnover.
Assegnate poi per il secondo anno le Stelle Verdi Michelin per la sostenibilità ambientale intesa come uso di produzioni proprie, attenzione al riciclo, la lotta allo spreco o produzione di energia: se nella prima “infornata” di chef c’erano due toscani, il già stellato Antonello Sardi (Le Tre Virtù a San Piero a Sieve – FI) e Fabrizio Caponi (I’Ciocio a Suvereto – LI), oltre a nomi della ristorazione italiana calibro di Massimo Bottura, Norbert Niederkofler o Pietro Leemann, quest’anno nell’Olimpo green è entrato Stefano Pinciaroli (PS a Cerreto Guidi – PT).
*la cifra di 40 ristoranti tiene conto di quelli che hanno annunciato la chiusura alla Michelin, non di quelli che – pur non avendo riaperto dopo il lockdown della scorsa primavera – risultano chiusi solo momentaneamente (NdF)
Ecco tutte le stelle Michelin 2022 della Toscana:
Enoteca Pinchiorri – Firenze (***)
Bracali – Massa Marittima (**)
Caino – Montemerano (**)
Arnolfo – Colle Val d’Elsa (**)
Piccolo Principe – Viareggio (**)
Santa Elisabetta – Firenze (**)
Gucci Garden Osteria – Firenze (*)
Le Tre Virtù – Scarperia (*)
Lunasia – Viareggio (*)
L’Asinello – Castelnuovo Berardenga (*)
Il Giglio – Lucca (*)
Osteria Perillà – Rocca d’Orcia (*)
Relais Il Falconiere – Cortona (*)
Borgo San Jacopo – Firenze (*)
Leggenda dei Frati – Firenze (*)
Octavin – Arezzo (*)
Il Palagio Four Seasons Hotel – Firenze (*)
La Torre al Castello del Nero – Tavarnelle Val di Pesa (*)
Osteria di Passignano – Tavarnelle Val di Pesa (*)
Trattoria di Enrico Bartolini, Tenuta la Badiola – Castiglione della Pescaia (*)
Il Pellicano – Porto Ercole (*)
Silene – Seggiano (*)
La Pineta – Marina di Bibbona (*)
Bistrot – Forte dei Marmi (*)
Lorenzo – Forte dei Marmi (*)
Lux Lucis Hotel Principe – Forte dei Marmi (*)
La Magnolia Hotel Byron – Forte dei Marmi (*)
Butterfly – Marlia (*)
Romano – Viareggio (*)
Atman a Villa Rospigliosi – Lamporecchio (*)
La Bottega del 30 – Castelnuovo Berardenga (*)
Meo Modo, Hotel Borgo Santo Pietro – Chiusdino (*)
I Salotti, Hotel Il Patriarca – Chiusi (*)
Il Pievano, Castello di Spaltenna – Gaiole in Chianti (*)
Castello di Fighine – San Casciano dei Bagni (*)
Linfa – San Gimignano (*)
Gabbiano 3.0 – Marina di Grosseto (*)
Poggio Rosso – Castelnuovo Berardenga (*)
Franco Mare – Marina di Pietrasanta (*)
Sala dei Grappoli – Montalcino (*)