Ci troviamo in un territorio conteso per secoli tra Spoleto e Foligno. L’antica Gualdum Captaneorum ha infatti, una storia di tutto rispetto. Il nome ha indubbiamente un’origine longobarda: il termine Gualdo deriva da “Wald” (foresta, bosco) e Cattaneo da “Captaneorum” (capitani, signori al servizio del re). Siamo dunque nell’Umbria più autentica, dove le colline lasciano spazio a paesini caratteristici e piacevoli.
La proposta gastronomica è quella del territorio ma non mancano ristoranti pronti ad unire la tradizione ad un tocco di modernità. Hosteria Il Grottino è uno di questi. Non mancano ovviamente tartufi e prodotti a km 0, ma la protagonista assoluta è la carne. La specialità della casa, infatti, è la cottura in griglia. Fassona Piemontese, Lombata di Scottona, Bistecca di Tomahawk, una selezione di Manzetta Prussiana allevata tra Germania e Polonia sono solo alcuni dei tagli di pregio disponibili.
A poca distanza da Foligno, Hosteria il Grottino è meta ideale per un’autentica esperienza umbra. Tutto merito di Giorgiana Guidi e Raffaele Tomaino, i due fondatori e creatori di quest’attività che nasce anche per ridare vigore al borgo, piccolo gioellino delle colline umbre. I due imprenditori, entrambi laziali si lanciano in questo progetto pochi anni fa.
Partita nel luglio 2020 l’idea imprenditoriale dei due titolari nei mesi passati ha anche ricevuto riconoscimenti importanti. Il ristorante è entrato nella guida Michelin e ha iniziato un percorso di consapevolezza e di ulteriore crescita.
Il ristorante non è l’unica attività nel borgo nata dall’idea di Giorgiana e Raffaele; infatti, troviamo annesso un resort di quattro camere. Un restauro rispettoso di quella che era la canonica del parroco della chiesa di piazza Beato Ugolino ha portato alla luce una curata struttura ricettiva. In un luogo del gusto e dell’accoglienza, in un’atmosfera calda e rilassante in pieno stile umbro.
Una piacevole cena, che comprenda le offerte più interessanti potrebbe partire con un uovo soffiato al tartufo. La doppia cottura dona una soffice nuvola, esaltata dall’intenso sapore del tartufo nero. Ma per rimanere in tema carne, che qua va decisamente per la maggiore, si può optare per una selezione di crudi, accompagnati con diverse salse: tartufo, passion fruit e miele, ananas e frutti di bosco.
Se si vogliono assaporare prodotti umbri di notevole pregio non si può non passare per il tagliere del grottino. Un’attenta selezione di salumi di maiali allevati allo stato semibrado e formaggi con miele, composte e torta al testo fatta in casa. Passando ai primi piatti i Canestrelli ai funghi porcini sono una perfetta espressione di anima umbra. Con crema di caprino, porro croccante e crumble di noci.
La pasta fatta in casa è un altro dei loro punti forti. Permette di preservare la tradizione culinaria italiana e di garantire la qualità del prodotto. Da mangiare con un ottimo sugo di cinghiale o con un buon tartufo del territorio.
Per concludere la cena con i loro cavalli di battaglia si può scegliere tra un filetto di maiale, sfumato al Sagrantino (per non farci dimenticare che siamo in Umbria) e guanciale croccante. Costine di Manzetta Prussiana di Jolanda de Colò, bardate con senape e miele, cotte a bassa temperatura nel vino e ripassate sulla griglia. Oppure la loro specialità assoluta: la bistecca di Brontosauro (Tomahawk). Una carne tenera e succosa, che si scoglie in bocca. Ma la cottura, curata nei minimi dettagli è il vero punto forte.