giovedì 28 Marzo 2024
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Lastra a Signa, nuova vita (con ristorante e orto sensoriale) per Villa Damiani Martorelli

Nuovo capitolo per Villa Damiani Martorelli a Lastra a Signa, sede dell’azienda vinicola Madonnina del Chiaro: il ristorante di cucina mediterranea è il primo passo di un progetto lungo tre anni, con tanto di bosco sensoriale

villa damiani martorelli

Qualcosa bolle in pentola, per villa Damiani Martorelli a Lastra a Signa. I proprietari, i fratelli Anna e Alessandro Damiani proprietari, hanno deciso di dare nuova linfa alla struttura – a partire dalla sua azienda agricola Madonnina del Chiaro, legata alla famiglia Damiani dal 1955, quando Pietro Damiani l’acquistò dall’ultima discendente della famiglia Fiorenzi Martorelli – creando una società con la chef marocchina Nehza Jabbar.

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Dopo che negli anni ’50 l’agronomo Pietro Damiani aveva iniziato a lavorare sulle colline di Lastra a Signa ristrutturando le coloniche e dopo che i figli Anna e Alessandro hanno dato vita all’agriturismo, migliorato le produzioni produzioni di vino e di olio, piantando vigneti e destinando parte della villa alle cerimonie, il 2018 porterà l’azienda a dare un nuovo indirizzo all’offerta di accoglienza agrituristica. Il progetto, appena iniziato, prevede la trasformazione degli appartamenti al piano nobile della villa in 5 suites di lusso, mentre il piano inferiore sarà restaurato e dotato di una cucina dove lavorerà una brigata sotto le direttive della chef Jabbar. Gli appartamenti adiacenti alla villa e quelli nella colonica potranno accogliere altri 22 ospiti.

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La novità sarà il “bosco sensoriale che ospiterà piccole costruzioni in legno con rifiniture extralusso che saranno incastonate in un bosco di bambù e in vicinanza del laghetto già presente nella proprietà. Un’oasi di pace totale che trasporterà gli ospiti in un “non luogo” dove dimenticare lo stress quotidiano, con una spa a disposizione. Spazio anche alla produzione vinicola della Madonnina del Chiaro, circa 30.00 bottiglie da vigneti di nuovo impianto (2008) di Sangiovese, Colorino, Canaiolo e Petit Verdot. In cucina, infine, i piatti speziati d’ispirazione mediterranea di Nehza Jabbar, chef di origine marocchina che ha lavorato con Fabio Testa e Bruno Barbieri.

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