giovedì 25 Aprile 2024
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I menù degli chef per il pranzo di Natale a Firenze e in Toscana

Come ogni anno, i ristoranti più “in” di Firenze e della Toscana allestiscono per il pranzo di Natale un menù speciale. Abbiamo raccolto quelli più significativi. Ecco le migliori alternative per chi non vuol trascorrere il giorno di Natale a cucinare tra i fornelli di casa

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Partiamo da un presupposto. La tradizione vuole che il pranzo di Natale si allestisca sul desco domestico, riunendo famiglie all’insegna dei buoni sentimenti. Ciò però ha un corollario non sempre piacevole: per ogni buon pranzo che si rispetti dev’esserci un artefice in cucina pronto a sacrificare chiacchiere e divertimento per dedicarsi ai fornelli. L’alternativa c’è, e francamente a Firenze è tutt’altro che residuale sia in termini di qualità che di quantità delle proposte. Oltre ai ristoranti, anche numerosi hotel di alta fascia presentano infatti il menù di Natale tanto per i loro ospiti quanto per la clientela cittadina. Come l’anno scorso, abbiamo selezionato alcuni tra i più interessanti menù del pranzo di Natale a Firenze e in Toscana. Eccoli, in ordine rigorosamente casuale:

Il Palagio del Four Seasons Hotel (chef Vito Mollica)

La Leggenda dei Frati (chef Filippo Saporito)

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Per il suo primo menù di Natale da ristorante stellato, Filippo Saporito ha pensato a un aperitivo con indivia belga brasata, spuma di bufala, bottarga di tonno, più una terrina di fegatini, pera all’anice stellato, cacao e pane brioche. Come primo è la volta dello gnocco liquido di patate in brodo di patate arrosto, cipolla bruciata e gamberi rossi, seguito dai tortelli di cappone, asparagi e funghi pioppini. Per secondo, invece, guancetta di vitello, crema di pane integrale, maionese all’aglio nero, cavolfiore e mela verde. Il dessert, infine, è un millefoglie di castagne, arance, rum e more. Il tutto a 100 euro a persona, più l’abbinamento con cinque calici di vino a 60 euro.

Konnubio (chef Beatrice Segoni)

Beatrice Segoni

Nel locale della chef Beatrice Segoni, fresca della vittoria alla manifestazione WinChef, si parte con un benvenuto di crocchette e prosciutto pata negra. A seguire, classici senza tempo come tortellini in brodo di cappone, bollito misto con maionese allo zenzero e salsa verde, poi uno dei cavalli di battaglia della chef – il piccione ripieno – e tortino di spinaci. Come dessert, infine, semifreddo di torrone, meringhe al cacao e salsa frutti di bosco. Il tutto a 60 euro a persona.

Villa Cora (chef Alessandro Liberatore)

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Il menù natalizio dello chef Alessandro Libratore parte con una piccola bruschetta rivisitata come aperitivo, per proseguire con tartare di manzo, uovo marinato, crisp di riso e parmigiano. I primi sono tortellini in brodo di cappone e linguine Cavalieri, astice blu e caviale. Dopo un bonbon di limone, si continua con maialino cotto a bassa temperatura, foie gras e topinambur. Come dessert, infine, “il cioccolato e la zucca” seguito da piccola pasticceria. Il tutto a 120 euro a persona, vini esclusi.

Se.Sto on Arno (chef Matteo Lorenzini)

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L’influenza francese nella cucina di Matteo Lorenzini si fa evidente anche nel menù di Natale, che prevede – per iniziare – una capasanta scottata servita con indivia e tartufo nero; poi si passa al paté en crute tradizionale con salsa poivrade e pan brioches. Il primo riserva ravioli di cacciucco e topinambur mentre sul secondo si va di cappone in salsa albufera, cardi gratinati al tartufo, midollo e parmigiano. Per finire, dessert di Mont Blanc con biscotto alla fava di tonka, gelè al kumquat e gelato di caldarroste. Il tutto a 105 euro a persona, vini esclusi.

 

e tre proposte fuori Firenze…

La Perla del Mare (chef Deborah Corsi)

deborah corsi - foto di Claudio MOLLO

Lungo la Costa degli Etruschi, nella “Perla del Mare” a San Vincenzo (Livorno) la cucina di Deborah Corsi prevede per il pranzo di Natale un menù all’insegna – ovviamente – del pesce. Si parte con due antipasti, il Rombo agli agrumi e purea di sedano rapa seguito da Vellutata di castagne alla brace, capesante e tartufo. Come primo, i tradizionali passatelli in brodo ristretto di cappone e astice fanno da preludio al secondo: Arrosto di mare e cavoli in tre cotture. Per dessert, zuccotto di panettone. Il tutto a 45 euro/persona.

Biagio Pignatta (chef Michela Bottasso)

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Al ristorante della Tenuta di Artimino (Prato) il menù prevede – tra le altre portate – tortino di zucca gialla con cuore di formaggio filante su crema di tartufo; vellutata di porri con gamberetti e quadrottini di pane tostato aromatizzato all’aglio; crespelle agli scampi e galantina di cappone con salsa verde; carré di vitella con funghi in salsa vellutata. E per finire, panettone farcito con salsa di cioccolato bianco. Il tutto a 55 euro a persona, accompagnato dai vini della Tenuta di Artimino.

La Vecchia Locanda (Remo Maestrini)

Remo Maestrini - La Vecchia Locanda
Al suo ristorante di Scarlino, lo chef Remo Maestrini offre per il pranzo di Natale un antipasto di carpaccio di angus su budino di verdure, più una vellutata di patate con polpettine di crostacei; come primo sono previsti ravioli di ricotta e porcini in salsa di noci, seguiti da gnocchi all’ortica con frutti di mare e pesto al pistacchio. I secondi vanno dalla costola di cinta senese ai profumi del bosco, fino alla gallinella al forno in crosta di patate e rosmarino. Come dessert, infine, una sorpresa dello chef. Il tutto a 38 euro a persona.

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