Nel mondo della moda, che da qualche anno pesca i suoi testimonial dagli ambiti più diversi, nessuna sorpresa se il ruolo di “modello” viene – una tantum – ricoperto anche dagli chef. Accade a Firenze, dove in seno a Pitti Uomo la Qvin usa Simone Cipriani come frontman per il suo party
Era solo questione di tempo, prima o poi doveva succedere. Nel dorato mondo della moda, che da qualche tempo ha imparato a cercare i testimonial negli ambiti più diversi (inclusi i detenuti, come ricorda questa vicenda), non c’è da sorprendersi se anche gli chef diventano – una tantum – modello e/o testimonial. Accade a Firenze nei giorni del Pitti Uomo, quando lo chef Simone Cipriani diventa testimonial della campagna Elements di QVIN Florence.
Per il giovane chef dell’Essenziale, che in fondo proprio un brutto uomo non è, non si tratta probabilmente di scendere in passerella al ritmo di musica sincopata. Più che altro, il suo è un ruolo da testimonial. Ed è così che nei giorni di Pitti Uomo, quando Firenze riscopre la sua anima modaiola, per una sera il buon Simone si spoglia della divisa da chef e si ritrova – elegante e col piglio giusto – sull’invito dell’azienda Qvin Florence per il party organizzato pre giovedì 12 gennaio al teatro Puccini. Una serata con “drink & food” (e c’è da chiedersi se Simone avrà messo il suo zampino anche sul menù) ma anche musica dj-set fino a tarda notte con dj Stingray, dj Herva e lo show di Aisha Devi.
Dopo aver visto chef Carlo Cracco darsi alle patatine, il collega Antonino Cannavacciuolo dedicarsi al gorgonzola e i Cerea Bros impreziosire il lunch del Classico Italia, sempre al Pitti, con l’ultimo exploit di Simone Cipriani il rapporto tra moda, cibo pubblicità si arricchisce di un nuovo capitolo. E non è detto che questo non sia che l’inizio. In fondo, il circus di Pitti Uomo inizia soltanto adesso.