sabato 27 Aprile 2024
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Natale in Umbria: ecco il Pampepato di Terni Igp (che adesso ha la sua festa)

Il Pampepato di Terni ha da poco ottenuto la denominazione IGP e ora mette in cantiere la festa "Sweet Pampepato" (22-24 novembre 2024). Ecco tutti i segreti del dolce natalizio che può far da volano all'intero territorio

Tra le numerose tradizioni dolciarie italiane legate alle festività di fine anno, ce n’è una che sta vivendo una fase di profondo rinnovamento: è il Pampepato di Terni, che recentemente non solo ha ottenuto la denominazione IGP (nel 2020), ma ha anche messo in cantiere una festa – “Sweet Pampepato“, in programma l’anno prossimo (22-24 novembre) – con showcooking, degustazioni e disfide e per celebrare il suo ruolo come dolce simbolo della città umbra che vanta come patrono San Valentino, protettore degli innamorati.

pampepato di terni Igp

Una scelta, voluta dalle istituzioni e dalle associazioni di categoria del territorio, per dare visibilità a un prodotto che in prossimità delle feste natalizie non manca né nelle case né in ogni pasticceria, ma in senso più ampio per far da volano di sviluppo all’intero territorio sia dal punto di vista agroalimentare che turistico e socio-culturale.

gli ingredienti del pampepato di terni Igp

Preparato sin dal XVI secolo – forse proveniente dall’Oriente con le carovane che portavano le spezie in Europa – il Pampepato di Terni Igp è un tradizionale dolce a base di frutta secca e cioccolato: ma gli ingredienti sono in realtà ben numerosi, comprendendo nel dettagli noci, nocciole, mandorle, pinoli, cioccolato fondente, arancia e cedro canditi, uva passa, miele, caffè liquido, cacao amaro in polvere, pepe, cannella, noce moscata, mosto cotto (l’ingrediente “segreto” locale) e farina. Le pezzature vanno dai 250 grammi fino al chilo, ma quella da 350 grammi è la più comune.

la proprietaria della pasticceria Evy

La prima ricetta scritta risale all’Ottocento: in origine il Pampepato di Terni Igp era un dolce meno ricco di sapori rispetto alla versione attuale, visto l’alto costo degli ingredienti. Anche se non accessibile a tutti, però, veniva sempre creato per celebrare le feste natalizie e anche oggi resta essenzialmente un prodotto artigianale. Da queste parti si usa scambiarlo tra famiglie insieme a un rametto di vischio. Il pampepato ternano viene infatti preparato rigorosamente l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, ma il periodo in cui lo si può trovare in tavola si prolunga talvolta fino al 14 febbraio, giorno di San Valentino.

Motori già caldi quindi per Sweet Pampepato, l’evento interamente dedicato al dolce della tradizione dove si incontrano le migliori realtà produttive per far scoprire e degustare sia il pampepato di Terni IGP che la ricchissima varietà di dolci della tradizione regionale, con grandi cuochi e importanti nomi della pasticceria nazionale che prepareranno per il pubblico presente le loro creazioni e le loro interpretazioni del dolce tipico di Natale.

“L’Umbria delle eccellenze enogastronomiche è ormai una realtà di fatto incontrovertibile, certificata anche dai riconoscimenti internazionali – spiega Paola Agabiti, assessore regionale a turismo e cultura – e in questo rinomato contesto il Pampepato di Terni Igp rappresenta una delle eccellenze del panorama culinario umbro. L’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio dell’Umbria e dalla Confartigiananto Imprese di Terni testimonia la grande vitalità e il fermento di un intero comparto, supportato e valorizzato da amministrazioni lungimiranti e da associazioni di categoria che assistono fedelmente e con impegno i loro associati”.

la lavorazione del pampepato di terni Igp

Un primo passo verso Sweet Pampepato 2024 è stato compiuto portando il dolce ternano alla Festa del Torrone di Cremona, una vetrina di grande prestigio a livello nazionale, con numeri davvero importanti sotto l’aspetto dei visitatori provenienti da tutta Italia e dove il Pampepato ha riscosso un grande successo. “Un gemellaggio tra Terni e Cremona – aggiunge Stefania Renzi, assessore comunale all’artigianato – che è un modo per raccontare il dolce tipico della tradizione ternana, che qui si fa nelle case e nelle famiglie”.

Come detto, l’Igp al Pampepato di Terni è arrivata nel 2020, in piena pandemia: “Il dolce – conferma Diego Petrelli, rappresentante dei produttori certificati – è stato per la città un simbolo e una speranza di ripartenza. Un dolce storico che ha creato e creerà, anche grazie a questo evento, aggregazione e lavoro nella città di Terni. Ancora oggi si usa regalarlo come simbolo di amicizia, prodotto antico ma contemporaneo perché racconta la storia della città”.

il pampepato di terni Igp

In fondo sono soltanto sei le città italiane che vantano un dolce Igp: “Il pampepato di Terni Igp – conclude Stefano Pelliciardi, Sgp Grandi Eventi – verrà celebrato nelle strade della città, con l’obiettivo di creare un grande evento di marketing territoriale e promuovere anche la conoscenza del dolce verso il grande pubblico, oltre a far emergere Terni come una delle capitali della pasticceria nazionale. Sweet Pampepato non è un evento fieristico ma più culturale e di valorizzazione diretta del territorio che vuole avere un forte valore sociale e di promozione turistica per attirare turisti, visitatori e gourmet dalle principali cittadine umbre ma anche da tutto il territorio nazionale, in particolare dalla vicina Roma”.

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Marco Gemelli
Marco Gemelli
Marco Gemelli, classe ’78, giornalista professionista dal 2007. Dopo anni come redattore ordinario al quotidiano Il Giornale della Toscana, dove si è occupato di cronaca bianca e nera, inchieste, scuola e università, economia, turismo, moda ed enogastronomia, è passato alla libera professione. Oggi collabora con diverse testate online e cartacee, tra cui Il Giornale, Forbes, l'Espresso, Wine & Travel. È membro della World Gourmet Society e dell’Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana (Aset), nonché corrispondente italiano per Lust Auf Italien.

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