giovedรฌ 25 Aprile 2024
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Estate, non solo Vermouth: ecco i migliori vini fortificati toscani

L’estate รจ il periodo migliore dell’anno per (ri)scoprire alcuni vermouth al bicchiere e non solo: ecco tre proposte a base di vino fortificato

La Toscana รจ terra di grandi vini, conosciuti e amati in ogni angolo del pianeta. Eppure, questa terra racchiude altre tradizioni alcoliche, piรน misteriose e meno conosciute, ma non per questo meno affascinanti. i vini fortificati ed infusi rientrano nella lista dei liquori tipici della regione, e anche se non hanno da disciplinare le caratteristiche per essere definiti “Vermouth” i “vini conciati” o “vini cotti” sono un mondo molto interessante da scoprire. Ecco alcuni prodotti Toscani a base vino che dovete assolutamente conoscere:

Canaiolo Chinato

Replicare in terra di Toscana la magia che ha dato origine al โ€œBarolo chinatoโ€, realizzando un prodotto di qualitร  e ben lontano dalle pure logiche commerciali. Lโ€™idea รจ arrivata allโ€™inizio degli anni Duemila, e subito sono partite le sperimentazioni: nel giro di pochi anni Enzo Nocentini, titolare dellโ€™azienda agricola Tiberio di Terranuova Bracciolini (Arezzo) ha potuto inserire il โ€œCanaiolo chinatoโ€ a pieno titolo lโ€™ultimo arrivato di una scuderia che โ€“ forte di una storia familiare di cinque generazioni โ€“ conta anche una Malvasia Nera in purezza e il vino realizzato secondo il governo allโ€™uso toscano. Viene preparato con il Canaiolo al termine del periodo di invecchiamento, aromatizzato con infusione di spezie ed erbe stomatiche e digestive, i cui principi attivi vengono estratti mediante una lenta macerazione. Cosรฌ il โ€œCanaiolo Chinatoโ€ fonde con armonia la struttura del tradizionale vitigno toscano con le erbe officinali e gli aromi della corteccia di China. Si tratta di un vino nobile da meditazione, ideale per aperitivo e digestivo, liscio oppure scaldato con scorza di arancio. Ottimo come aperitivo, per accompagnare le migliori delizie di pasticceria e per sperimentare in mixology cocktail sul filo dellโ€™equilibrio tra il dolce e lโ€™amaro.

Ronchi Pichi

Lโ€™azienda Giglio di Sparla & Gerardi รจ la scatola dalla quale escono, grazie ad una cura ed una imprenditorialitร  non comuni, alcuni prodotti adatti alla miscelazione il cui minimo comun denominatore รจ lโ€™originalitร . Lo stabilimento di Lastra a Signa, che fa anche da magazzino per lโ€™importazione e la distribuzione dei vini di una maison di champagne, รจ il regno di Alessandro Cicali, dove nascono viniย  che โ€“ come conferma lโ€™imprenditore โ€“ โ€œrinviano a sensazioni e aromi dei tempi andati, ma sono pronti per lโ€™uso e il consumo dei nostri giorni, perchรฉ freschi, attuali, poliedriciโ€. Lโ€™origine di uno di questi, il Ronchi Pichi, risale ai primi del Novecento, quando a Livorno Armando Pichi creรฒ, con una ricetta a base di ventisei infusioni di erbe e frutti differenti, un originale vino dolce da fine pasto. Alessandro Cicali, acquisita la ricetta e tutti i suoi brevetti, ne ha iniziato la produzione pensando a un consumo piรน moderno dei questo vino, che ben si presta ad essere valorizzato nei cocktail, in linea con lโ€™attuale tendenza della mixology a usare prodotti con radici storiche e identitร  territoriale. Nasce cosรฌ lโ€™idea del Premio Ronchi Pichi: per la prima edizione nel 2018 gli studenti dellโ€™Istituto Alberghiero Vasari di Figline Valdarno hanno preparato ricette esclusive di cocktails con il Ronchi Pichi, giudicate e premiate da una giuria specializzata. Con una gradazione alcolica di 16ยฐ e zuccheri riduttori residuiย  al 18%, il Ronchi Pichi si mostra di colore ambrato, con buona luminositร  e consistenza, al naso si presenta molto intenso e di grande piacevolezza. Tra le sensazioni piรน ricorrenti si percepiscono ricordi di spezie dolci, erbe aromatiche e miele. In bocca la dolcezza รจ bilanciata da una nota di aciditร  che rende non stucchevole il vino. Lโ€™ingresso in bocca รจ particolarmente largo e di grande soddisfazione. Il finale รจ misuratamenteย  caldo, dotato di buona persistenza gustativa. Servito fresco (10ยฐ C), a fine pasto accompagna bene dolci a base di pasta frolla e frutta secca.

DรฌWine

Nonostante il nome anglofono, DรฌWine si porta dietro una storia toscanissima, un prodotto risalente alla fine dellโ€™Ottocento, di cui si erano perse le tracce ma che ora rivive grazie ad una tradizione familiare. La rinascita di questa โ€œperlaโ€ rimasta a lungo nascosta si deve a Gabriele Giotti, che ha ritrovato lโ€™antica ricetta del โ€œVino Divinoโ€ di suo nonno tra delle vecchie carte durante i lavori di ristrutturazione della cantina a Barberino val dโ€™Elsa, nel Chianti. Invece di sfruttare le sue vigne per il ben piรน probabile introito del vino, ha deciso di riportare in vita questโ€™antica ereditร  creando un prodotto figlio di un mondo ancora inesplorato, quello dei โ€œvini fortificatiโ€ toscani. Ecco come nasce DรฌWine: seguendo i dettami della ricetta originale e utilizzando un processo meticoloso e naturale, il vino viene aromatizzato con agrumi freschi e bacche di vaniglia del Madagascar, senza coloranti nรฉ conservanti o sapori artificiali. Viene poi fortificato per ottenere un corpo pieno e una finitura amabile, ottenendo un prodotto formidabile e versatile sia liscio che in miscelazione. Si puรฒ gustare come aperitivo con ghiaccio, dopo cena come digestivo, o per elevare un cocktail dandogli unโ€™identitร  fortemente territoriale e un gusto inconfondibile. Apprezzato ormai in tutta Italia, deve anche la sua notorietร  allo โ€œSpritz del Chiantiโ€ o โ€œSpritz Fiorentinoโ€, con lโ€™aggiunta di acqua tonica – che insieme al Chinino bilancia la fragranza degli agrumi e della vaniglia – e il Prosecco.ย 

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