Per il Pizza Day 2022 abbiamo chiesto ai più quotati pizzaioli fiorentini di segnalarci alcuni dei giovani talenti emergenti all’opera sul territorio. Eccoli
Oggi è il Pizza Day 2022. O meglio, è la Giornata del Pizzaiolo, che cade nel giorno di Sant’Antonio, patrono dei mestieri che hanno a che fare con il fuoco (tra cui panettieri e pizzaioli). Con l’occasione, abbiamo chiesto a cinque “big” della pizza a Firenze di segnalarci un po’ di talenti emergenti nel panorama dell’arte bianca all’opera nella città del David. Eccoli:
Romualdo Rizzuti
Non ha dubbi, il titolare delle Follie di Romualdo. “Segnalo i fratelli Giuseppe e Jonny Iervolino, napoletani veraci, già con me ai tempi del Mercato Centrale”. Il primo, 32 anni, d’estate lavora con “mr. Sei Spicchi” alla pizzeria “Al Fresco” all’interno del Four Seasons (insieme nella foto in alto). Il secondo, 29 anni, invece ha aperto la pizza d’asporto “La Crusca” in via Ponte di Mezzo. “Sono ragazzi umili, grandi lavoratori che si sono messi in gioco e stanno ottenendo bei risultati: se resteranno fedeli a se stessi, nei prossimi anni si toglieranno diverse soddisfazioni”.
Giovanni Santarpia
Il titolare dell’omonima pizzeria di via Senese è prodigo di indicazioni: “Segnalo Alessio Fratoni, 24 anni, è arrivato quest’estate da me a fare uno stage. Mi ha fatto da spalla in diversi eventi all’esterno della pizzeria, e ha saputo ‘rubare’ il mestiere. Ha voglia di crescere, ed è da tenere d’occhio perché diventerà un bravo pizzaiolo anche perché sta approfondendo la conoscenza delle materie prime e imparando in fretta gli abbinamenti migliori per i topping. Invece Luigi Amalfitano è umile, osserva sempre e fa domande: ha la curiosità necessaria per crescere, per questo mi piace. Andrà sempre a migliorare. Infine Simone Bonechi (nella foto con Giovanni Santarpia), che considero un fratello: in lui – che adesso lavora da Berberè – rivedo il mio carattere, la mia voglia di crescere e di migliorarsi”. Ma Giovanni Santarpia ha parole incoraggianti anche per i “suoi” ragazzi, Riccardo Quaglia e Alessandro Zanoli: nelle loro diversità, rispecchiano molto il carattere del pizzaiolo di Castellammare di Stabia.
Marco Manzi
Il pizzaiolo ischitano titolare di “Giotto” segnala il 28enne Michele Chianese “perché è veramente bravo e creativo, ha lavorato con me e posso confermare che ha qualità come la precisione nella preparazione delle pizze e una buona dose di creatività. Non si ferma mai nel provare nuove proposte e nuovi impasti per realizzare diverse tipologie di pizze” conclude Marco Manzi.
Mario Cipriano
“Tra i pizzaioli emergenti a Firenze – racconta invece il pizzaiolo del Vecchio e il Mare, in via Gioberti – a me piace molto Luigi Amalfitano (classe ’93) de Il Pacchero in Borgo San Jacopo, lo conosco e lo reputo una persona molto umile e preparata, oltre che ad essere veramente in gamba. Un altro nome interessante per me è Radu Toranca (nella foto, classe ’91), della pizzeria Dispensa Verace a San Donato (Novoli), ragazzo in gamba che sta cercando di approfondire la sua conoscenza dell’arte bianca seguendo corsi di aggiornamento costantemente”.
Gabriele Dani
Il pizzaiolo cecinese che firma gli impasti di Largo9 segnala infine un proprio braccio destro: si tratta di Pasquale Polcaro, 28 anni, giovane talento proveniente da Avellino. “È un pizzaiolo emergente con grandi capacità tecniche, professionali ed organizzative”. Lavora come secondo dell’altro “mr. Sei Spicchi” toscano nel locale di largo Annigoni portando avanti la sua filosofia con estrema precisione. “Pasquale è un ragazzo umile, volenteroso che può essere tra i big tra qualche anno”.