Nel mondo dell’alta pizzeria sono riconosciuti un po’ come la Ferrari della Formula1, una sorta di status symbol per maestri dell’arte bianca in tutta Italia, soprattutto al centro-nord. Da un piccolo paese dell’hinterland fiorentino, Reggello, nascono i forni Valoriani con l’iconica V che presidia da oltre un secolo alcune delle migliori pizzerie del Paese.
Se la Margherita nasce in Campania ed è lì che ancora oggi si trovano i pizzaioli più premiati al mondo, sul fronte dei forni una delle regioni più vocate è invece la Toscana. Non a caso, Valoriani è l’unica azienda – a gestione familiare, peraltro – a produrre internamente tutti i componenti refrattari del forno all’interno della propria fornace, punto di forza e segno di unicità.
Oggi i forni refrattari per pizza a marchio Valoriani sono disponibili in una vasta gamma di diverse tipologie e dimensioni (forni per uso professionale, forni famiglia, trailer per lo street food, baby, forni per panificazione, eccc…), con la classica alimentazione a legna, oppure a gas ed elettrici. Ma l’avventura che ha portato oggi la Refrattari Valoriani ad essere un’azienda alla quinta generazione leader nel settore dei forni si apre sul finire dell’Ottocento, quando il capostipite della famiglia, Pietro Valoriani, produceva orci, vasi e mattoni in cotto refrattario nel territorio di Figline Valdarno (Firenze).
Fu a seguito della scoperta di un’ottima cava di argilla refrattaria che Gino Valoriani, nonno dell’attuale titolare Massimo Valoriani, decise di trasferire la fornace a Reggello, dove tuttora si trova la sede dell’azienda. Intorno al 1940 viene intercettata la richiesta di forni da pane delle zone di coltivazione del grano, come il basso Lazio e la Puglia. In quel periodo Valoriani è in prima fila per contribuire alla rinascita dell’Italia, fornendo i suoi mattoni refrattari alle comunità per la costruzione artigianale dei forni.
La svolta fondamentale arriva quando Silvio Valoriani, figlio di Gino, ha un’intuizione che segnerà la futura crescita dell’azienda: “Perché non costruiamo in proprio i nostri forni, per evitare problematiche strutturali esterne?” Fu così che Silvio progettò il primo forno a legna prefabbricato, con 4 voltini ad incastro al posto dei mattoni.
Sfruttando la secolare esperienza di famiglia nella scelta e manipolazione della materie prime, progettò una volta a spicchi autoportanti, utilizzando gli stessi materiali della tradizione, aumentando la stabilità, velocizzando e semplificando il processo di montaggio di un forno. Questa l’intuizione, concretizzata con grande creatività nel periodo di maggior boom economico per l’Italia, porta alla nascita dei moderni forni per pizzeria professionali.
E oggi il numero dei pizzaioli che usa Valoriani è ampio e prestigioso, contando professionisti che vanno – solo per restare in Toscana – da Giovanni Santarpia a Romualdo Rizzuti, dal cecinese Gabriele Dani (Bottega Dani) al pistoiese Manuel Maiorano (La Fenice) dal colligiano Stefano Canosci (Chicco) a Pasquale Polcaro (Largo9) fino al grevigiano Tommaso Mazzei (Lo Spela) e molti molti altri ancora.