venerdì 29 Marzo 2024
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Priscilla Occhipinti, la regina della grappa toscana che fa incetta di medaglie

La giovane Priscilla Occhipinti è una delle più giovani ed abili maestre della grappa toscana: nella sua distilleria di Paganico (Grosseto) produce alcune delle grappe più apprezzate a livello internazionale

E’ talmente legata al suo lavoro da aver trasformato la distilleria in ufficio, sala da pranzo e camera da letto, portando in azienda persino una brandina per riposare stando vicina ai suoi alambicchi mentre le macchine restano in funzione centellinando stille di grappa pregiata. Già, perché quando si distilla l’attenzione e la presenza devono essere costanti. Lo sa bene toscana Priscilla Occhipinti, classe 1978, titolare della “Nannoni Grappe”, probabilmente l’unica vera “signora della grappa” in Italia.

prisci

Merito di una passione e di un entusiasmo che l’hanno portata a seguire personalmente ogni fase della lavorazione, tanto che oggi Priscilla si occupa di tutti gli aspetti: salda rame e acciaio, usa gli attrezzi dell’officina, guida i furgoni, cura il laboratorio di analisi, segue l’amministrazione e naturalmente degusta e distilla, senza tralasciare un ruolo nel direttivo nazionale di Assodistil. “Nessuna fase della distillazione può essere delegata” taglia corto, sempre impegnata tra gli alambicchi. Del resto, nonostante la laurea in enologia e viticoltura la sua prima esperienza risale ai tempi del liceo, quando l’amicizia del padre con il maestro Gioacchino Nannoni la portò a interessarsi al mondo delle grappe. Iniziò così la sua avventura, che a furia di sacrifici – anno dopo anno, fino a celebrare la sua 16esima campagna di distillazione – ha portato Priscilla a fare incetta di medaglie nei concorsi internazionali più prestigiosi e l’azienda di Paganico (Grosseto) ad essere una delle eccellenze del made in Tuscany.

Priscilla-Occhipinti

Solo il 5% della produzione è a marchio proprio, il resto viene commissionato dalle più importanti cantine, toscane e non. Oltre a uvaggi toscani come il Sangiovese, in laboratorio arrivano così vinacce dagli aromi e sapori più diversi, dal Moscato passito al Ramandolo fino ai distillati di birra o albicocca. Fino all’anno scorso ai concorsi partecipavano direttamente le aziende che si servono della Nannoni, e nel 2005 il brandy del Castello di Querceto ottene la medaglia d’oro a Bordeaux.

prisc

Nel 2011 Priscilla ha deciso di portare per la prima volta in gara sei propri distillati. “Speravo che su sei almeno una finisse sul podio” racconta. Com’è finita? Cinque medaglie d’oro e una d’argento. Chapeau.

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