venerdì 26 Aprile 2024
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Rosewood Castiglion del Bosco, omaggio all’Italia tra ospitalità, vino e cucina

Ospitalità, benessere, wine experience e cucina genuina: ecco le parole d’ordine che scandiscono la proposta a 360° di Rosewood Castiglion del Bosco

Foto piatti & vini a cura di Luca Managlia

La celebre tenuta di 2.000 ettari fondata da Massimo&Chiara Ferragamo e immersa nei bucolici paesaggi della Val d’Orcia in Toscana, patrimonio dell’UNESCO, è ripartita proprio dalle sue fondamenta per la tanto attesa riapertura ufficiale dello scorso 2 giugno, col restyling totale del ristorante Osteria La Canonica e la recentissima inaugurazione di 19 nuove suite private.

Oltre a godere di scorci mozzafiato e piatti figli del territorio, da oggi gli ospiti di Rosewood Castiglion del Bosco potranno scegliere infatti tra ben 53 alloggi diversi, di cui 42 suite ultra-lusso e 11 ville private. Un ampliamento importante e suggestivo, che in questo 2021 vedrà l’intera struttura aperta per la prima volta durante una stagione estesa, ovvero anche in autunno e nel periodo natalizio. Come se non bastasse, troviamo anche una scuola di cucina, una Spa e molte proposte di attività ed escursioni, oltre alla storica azienda vinicola di Brunello di Montalcino Castiglion del Bosco e un esclusivo golf club privato per i soci. Rinomata per il suo fascino italiano nell’accogliere famiglie, coppie e amanti della cucina, quest’idilliaca tenuta incarna alla perfezione la filosofia “A Sense of Place®” di Rosewood, dove le caratteristiche locali della destinazione sono fonte di ispirazione di una ricca offerta di servizi, omaggiando un’Italia tutta da (ri)scoprire nei suoi borghi più nascosti e antichi, nei quali la natura si fonde con la cultura e le tradizioni locali.

La cucina – Completamente ristrutturata, l’Osteria La Canonica offre un viaggio esperienziale dall’orto fino al tavolo. Grazie all’autentica cucina toscana dell’Executive Chef Matteo Temperini, noto per le stelle Michelin conquistate nelle sue precedenti esperienze professionali e la sua passione per gli ingredienti provenienti dai produttori locali, e grazie anche ai prodotti freschi dell’orto biologico da lui stesso curato all’interno del resort, nonché ai vini realizzati nella sopracitata cantina, questo ristorante – aperto tutto il giorno a ospiti interni ed esterni – dà continuità (e non solo nello storytelling) all’atmosfera bucolica, genuina e autentica che permea questo locus amoenus ciceroniano. Rustico ma raffinato, è ubicato nel cuore del borgo, dove un tempo c’era la casa del parroco (da qui il nome), e si affaccia sul panorama mozzafiato delle colline di Montalcino, punteggiate da vigneti, uliveti e boschi. I suoi piatti forti? Le carni, ovviamente: sono sicuramente da provare le interpretazioni dello chef del piccione e dell’agnello, ormai una sorta di test (superato a pieni voti) per chi fa cucina ad alto livello nel nostro Paese. Ma anche, per gli amanti delle verdure, gli ortaggi, i fiori e i frutti che colorano proposte salate, pizze e pure dolci. La ciliegina sulla torta, d’altronde, è proprio il millefoglie alla lavanda.

I vini – Rosewood Castiglion del Bosco è conosciuto non solo per la sua impeccabile ospitalità, ma anche per le proposte trasversali che intrattengono i suoi ospiti. Proprio come il suo wine club, i suoi wine tour e le sue degustazioni di vino, tra cui “The Vertical Tasting”, un’esperienza privata in cui è possibile conoscere i dettagli del processo di vinificazione visitando le cantine e degustando sei delle migliori annate di Brunello di Montalcino della cantina di Castiglion del Bosco, uno dei principali produttori di Brunello di Montalcino e non a caso fra i soci fondatori del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. In questi vigneti sono presenti solo uve Sangiovese, quindi tutta la gamma si ispira alle due principali denominazioni e del territorio, dal Rosso di Montalcino a tre diverse interpretazioni di Brunello.

Le nuove suite – Le 19 nuove suite, i cui interni sono stati curati da Teresa Bürgisser, interior designer di Castiglion del Bosco, si trovano all’interno di un nuovo complesso: un’estensione del Borgo, cuore dell’antica comunità contadina della proprietà. Queste hanno a disposizione una piscina semi-olimpionica riscaldata con vista panoramica su Montalcino e sulla Val d’Orcia. Le Garden Suites dispongono anche di un giardino privato con ingresso esclusivo. Il loro design riflette in tutto e per tutto lo stile marcato della tenuta, senza tempo ma contemporaneo, in cui il lusso incontra l’eleganza toscana e anche le tecnologie più all’avanguardia (come il sofisticato sistema di illuminazione e audio dotato di diffusori acustici).

Le Ville Private – Oggi più che mai i viaggiatori italiani e internazionali sognano fughe alla ricerca di privacy e intimità. Oltre all’offerta delle suite, le 11 ville di lusso di Rosewood Castiglion del Bosco offrono così agli ospiti un’oasi davvero suggestiva. Restaurate con cura coniugando comfort ed eleganza sotto la direzione dell’interior designer Teresa Bürgisser e di Chiara Ferragamo, sono eleganti dimore ricavate da residenze toscane del XVII e XVIII secolo, dotate di cucine completamente attrezzate, piscine riscaldate per il massimo dell’esclusività, terrazze e giardini con viste mozzafiato sull’affascinante paesaggio toscano.

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Marco Gemelli
Marco Gemelli
Marco Gemelli, classe ’78, giornalista professionista dal 2007. Dopo anni come redattore ordinario al quotidiano Il Giornale della Toscana, dove si è occupato di cronaca bianca e nera, inchieste, scuola e università, economia, turismo, moda ed enogastronomia, è passato alla libera professione. Oggi collabora con diverse testate online e cartacee, tra cui Il Giornale, Forbes, l'Espresso, Wine & Travel. È membro della World Gourmet Society e dell’Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana (Aset), nonché corrispondente italiano per Lust Auf Italien.

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