Per gli amanti del fast-food è la domanda più ricorrente: meglio McDonald’s o Burger King? Li abbiamo messi a confronto, con spirito (quasi) scientifico, ecco il risultato. Siete d’accordo?
E’ una competizione all’ultimo morso, una sfida al sapore di carne macinata, nonché probabilmente la dicotomia più celebre della generazione “fast-food” che in tutto il mondo ha eletto il panino imbottito a surrogato del pranzo. Non avrà magari il fascino dei “testa a testa” tra cuochi pluristellati né l’appeal di una puntata di Masterchef, ma siamo ragionevolmente certi che ognuno – assiduo frequentatore o consumatore occasionale – si sarà posto almeno una volta la fatidica domanda: meglio McDonald’s o Burger King? Ciò succede in Italia, dove le due catene di fast-food sono ormai presenti da anni sia nelle grandi città che nei centri minori, così come nel resto del pianeta (inclusa l’Australia, dove Burger King si chiama Hungry Jack’s), ma non in Finlandia o Francia (dove Burger King non è presente) né in Kazakistan (dove non è presente nessuna delle due catene).
Al sottoscritto, la domanda è sorta spontanea (©Gigi Marzullo) in una fredda sera primaverile, complice la concomitanza di alcune condizioni imprescindibili: il frigo vuoto, la scarsa voglia di mettersi ai fornelli e una sempre più rara solitudine. Per soddisfare la curiosità e stabilire una volta per tutte un primato nelle nostre personali preferenze, decidiamo di assaggiarli entrambi. Da un punto di vista metodologico, il primo momento cruciale è stato davanti al banco di servizio del fast-food: cosa scegliere per comparare due brand che offrono diversi panini? Alla fine prevale una scelta salomonica: a rappresentare la casa sarà il panino ammiraglio, quello di punta. Ecco così confrontarsi il “Big Mac” per la casa di San Bernardino (California) e il “Whopper” per la maison con sede in Florida.
L’analisi al fast-food
Mai come in questo caso l’adagio De gustibus non disputandum est è determinante. Tuttavia ci imponiamo l’esigenza di una ferrea obiettività e andiamo avanti. Il primo pareggio è quello sulla temperatura di servizio, con entrambi i panini mediamente tiepidi, mentre sul versante delle dimensioni Burger King senza un punto a suo vantaggio: il diametro del panino è circa 3-4 centimetri maggiore del rivale, a fronte di un paio di centimetri in altezza che premiano McDonald’s. Il tipo di pane mi porta a preferire Burger King, rispetto a quello – meno morbido e dunque più difficile da gustare, alla lunga, specie per lo strato al centro – del rivale. Gli ingredienti sono gli stessi (carne di manzo, insalata, cipolla, cetriolini), con alcune varianti: BK ha la cipolla ad anelli, McD tritata e disidratata; BK usa lattuga, McD invece la variante iceberg; BK ha il pomodoro a fette, McD invece la fetta di formaggio Cheddar fuso. In quanto alle salse, McDonald’s ha la sua ricetta segreta, mentre Burger King condisce il “Whopper” con ketchup e maionese.
Il verdetto
Assaggiati entrambi, alla fine la sensazione è che il BigMac riempia di più e strizzi l’occhio al palato più godereccio, mentre il panino di Burger King si presenta più delicato e corteggi il consumatore fino all’ultimo morso. L’acidità del cetriolino si regge meglio su BK, mentre sul “Big Mac” è un filino troppo aggressiva. Le salse amalgamano bene i sapori, e quella di McD almeno offre una novità rispetto all’abusato connubio ketchup-maionese. Di una lunghezza, insomma, ma per me vince Burger King, non fosse altro che per un’impressione di maggior salubrità Solo un consiglio: non credete troppo alle foto, in realtà i panini molte volte arrivano così:
Un “BigMac”
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