martedì 23 Aprile 2024
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Come si mangia a “The Lodge”, il ristorante Nikkei più grande della Toscana

Jungle Bar, lounge e ristorante Nikkei: “The Lodge Firenze” porta una ventata dal sapore internazionale sulla storica collina del Poggi

“The Lodge” è un viaggio culinario fra Messico, Perù e Giappone, senza mai perdere di vista il cuore pulsante di Firenze. Là dove un tempo c’era lo Chalet delle Rampe, in viale Giuseppe Poggi 1, i tre soci Tommaso Corsini, Niccolò Manetti e Lorenzo Segre realizzano una delle realtà più interessanti della Firenze che riparte post-Covid (ne avevamo parlato qui). Abbiamo avuto il piacere di assaggiarne la cucina in anteprima.

Street food da asporto, aperitivo, cena, cocktail after dinner, locale da vivere fino a tarda notte… “The Lodge Firenze” si è costruito un vestito su misura per ogni esigenza, rispettando sempre però il suo stile e la sua filosofia di base: lo stare bene, il godersi la vita e il sano divertimento, ma soprattutto la qualità a 360°. Tre format in uno, che si sviluppano a salire dall’ambiente più easy (ma con la vista più bella sulla città…) del Jungle Bar, che proporrà cocktail in stile tiki e street food sudamericani come Nachos&Guacamole, Tacos de carne e Tacos de pescado. Si passa poi al Lounge per un aperitivo più importante a base di vini e plateau di crudo, ostriche o selezioni di uramaki, fino a raggiungere il “tempio” dello chef Andrea Magnelli: il ristorante Nikkei più grande dell’intera Toscana. Un ruolo che finora era appannaggio del Fusion (Lungarno Collection), ancora fermo sia per il Covid che per ristrutturazione.

E non è un caso che proprio dalle vestigia del Fusion arrivino le forze fresche per questo progetto: chi chiamare a dirigerne la cucina se non l’ex chef del Fusion stesso, volto noto della ristorazione fiorentina che – ad appena 31 anni – ha già accumulato numerose esperienze in lungo e in largo per il pianeta, con uno sguardo particolare, ovviamente, ad Asia e Sud America. È proprio in questi due continenti che ci trasportano i suoi piatti, articolandosi fra starters come il classico Tataki di Hiramasa (ricciola del Pacifico, salsa yuzu miso e chalaquita) e il Ceviche The Lodge (ricciola, capasanta, leche de tigre Nikkei, daikon, cetriolo, alghe e sesamo), ma anche il delizioso Sashimi di Angus (salsa yuzu soia, ginger, sesamo, kizami wasabi).

E ancora… Fra piatti iconici come il Sushi nella sua accezione più tradizionale e integralista (quattro proposte di uramaki, una di futomaki e una di nigiri/sashimi), portate principali come il Vacio di Angus (bavette di angus, marinata anticucho, lime, aji amarillo) e la Paella Nikkei (riso, nero di seppia, katsuobushi).

Il tutto accompagnato da contorni dalla medesima vocazione fusion, quale per esempio la Papa y Huancaina (patate fritte tripla cottura con salsa huancaina), prima di chiudere in bellezza magari con un Banana Cheesecake (cacao, habas tonka, arachidi) o con La Remolacha (spugna di rapa rossa, gelato affumicato, caramello al miso). Piatti belli da vedere e buoni da mangiare, dall’antipasto fino al dolce, nei quali lime, mais e patate si uniscono armonicamente ad alghe, dashi e salsa tosazu per dar vita a una cucina dalla straordinaria varietà di ingredienti, sapori e colori.

In questo modo, pur essendo ai piedi del Piazzale Michelangelo, “The Lodge Firenze” consente ai suoi ospiti di respirare la vitalità dell’Amazzonia, provare il fascino di Machu Picchu e il mistero degli Inca, in un suggestivo mix di culture con lo stile elegante e l’essenzialità del Giappone, senza tralasciare neanche i chiari riferimenti a Spagna, Francia e Africa.

Foto piatti: ©giaco_iaco

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Marco Gemelli
Marco Gemelli
Marco Gemelli, classe ’78, giornalista professionista dal 2007. Dopo anni come redattore ordinario al quotidiano Il Giornale della Toscana, dove si è occupato di cronaca bianca e nera, inchieste, scuola e università, economia, turismo, moda ed enogastronomia, è passato alla libera professione. Oggi collabora con diverse testate online e cartacee, tra cui Il Giornale, Forbes, l'Espresso, Wine & Travel. È membro della World Gourmet Society e dell’Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana (Aset), nonché corrispondente italiano per Lust Auf Italien.

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