venerdì 19 Aprile 2024
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VKA, la vodka toscana “sposa” formaggi e… il Panbriacone

La vodka VKA in pochi anni si è imposta come uno dei distillati di maggiore qualità al mondo, il che – per un distillato nato in Toscana – non è cosa da poco. Adesso allarga il fronte delle sue contaminazioni di gusto stringendo partnership con il mondo dei formaggi e dei dolci. Nascono così il BriaVodka del Bonci e il formaggio alla vodka Di Magi

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Da qualche anno la vodka VKA si è imposta sul mercato internazionale come una delle vodka più interessanti, soprattutto per la purezza, la morbidezza e la “pulizia” del gusto. Merito di materie prime d’eccellenza, come farro e grano biologici, che trovano nel Mugello il proprio cuore: già, perché VKA è un distillato al 100% made in Tuscany, inclusa l’acqua proveniente dall’Appennino toscano.

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“Il nostro è un progetto strettamente legato al territorio – spiega Luca Pecorini, uno dei quattro soci di Futa srl (l’azienda cui fa capo la vodka) e ideatore del brand – perché con la nostra vodka stiamo cercando di far emergere una Toscana autentica attraverso due materie altrettanto autentiche: acqua di sorgente e grano biologico. Guardiamo sia gli interessi nostri sia quelli degli agricoltori: paghiamo il grano biologico di più rispetto al prezzo medio di mercato, inoltre prevediamo degli incentivi di produzione che variano in base all’annata”. Il risultato è che nei panel di assaggi la VKA è risultata concorrenziale, e in certi casi migliore, anche delle vodke russe e polacche.

vodka VKA pambriaco

Molte aziende alimentari stanno sposando il progetto VKA, attratte oltre che dalla qualità del prodotto anche dalla filosofia che anima il progetto, attento al territorio e alle sue maestranze. Da qui – dopo i casi del gelato di Paolo Pomposi e l’uovo di Paolo Parisi – le recenti sinergie con la Pasticceria Bonci e l’azienda De’ Magi Alchimia Formaggi che hanno sperimentato VKA in alcune loro creazioni. L’amore per la scoperta di nuovi gusti, profumi, e la passione per la ricerca di nuove combinazioni, hanno spinto i maestri pasticceri della storica azienda Bonci di Montevarchi (AR), a combinare VKΛ nella ricetta del Panbriacone, il “classico” della ditta del Valdarno. Il risultato è eccellente per la sua soffice consistenza e per la combinazione armonica tra la nota alcolica della vodka e la scorza di limone candito.

vodka VKA formaggio

Le note aromatiche di mela golden, di elicriso e di vaniglia che caratterizzano VKA emergono invece nello straordinario formaggio dell’azienda De’ Magi. La ricerca di materie eccellenti per i suoi caci ha spinto Andrea De’ Magi a misurarsi con la vodka, un prodotto “inusuale” del territorio ma che può vantare il marchio made in Tuscany per l’origine certificata, biologica, della materia prima: il grano. Il risultato ottenuto da De’ Magi è un époisses con un equilibrio perfetto tra il latte vaccino (60%) ed ovino (40%), la cui crosta viene trattata con VKΛ per 4 volte a giorni alterni.

fusilli alla vodka VKA

Inoltre, poco tempo fa al Borro Tuscan Bistrot abbiamo assaggiato VKA in abbinamento a una serie di piatti elaborati dallo chef Andrea Campani: su tutti, forse il risultato più rotondo è quello che si ottiene dal connubio del distillato con uno dei piatti simbolo degli anni ’80, le penne alla vodka che – almeno stando al recente Foods Trend Report di Google – risulta essere la ricetta più ricercata online negli Stati Uniti dopo quella della pasta alla bolognese.

 

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