Alta o bassa, morbida o croccante, salata o meno, fragrante, ben masticabile, unta il giusto: la schiacciata con l’olio, vanto della tradizione toscana, ha i suoi 8 campioni. Li ha selezionati Aset e sono in degustazione martedì 20 settembre all’hotel Regency
Ci sono le schiacciate alte più di due dita, quelle fragranti e ben masticabili, quelle con una giusta dose di olio e una salatura corretta: alla fine, però, nella valutazione di una buona schiacciata con l’olio – da non confondersi con la schiacciata alla fiorentina, che invece è dolce – vige il principio del gusto personale. Al netto di ciò, un gruppo di giornalisti associati in Aset (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) ha assaggiato oltre un centinaio di diverse schiacciate prodotte nei forni di Firenze e provincia, alla ricerca degli esemplari più significativi.
Il risultato di questa sorta di piccola mappatura, che rappresenta il terzo “step” di un percorso iniziato nel 2013 sul tema della schiacciata, sono 8 schiacciate con l’olio – equamente divise tra il capoluogo e il suo hinterland – che hanno totalizzato il punteggio più alto. L’appuntamento con la degustazione è nel giardino dell’hotel Regency di Firenze (piazza D’Azeglio, 3) martedì 20 settembre alle ore 19. Nell’occasione verrà anche assegnato a Camilla Micheletti, caporedattore di Slow – la rivista di SlowFood – il terzo premio “Kyle Phillips” intitolato al giornalista enogastronomico under 35 più anticonformista dell’anno. Il collega, cioè, il cui lavoro abbia meglio rappresentato negli ultimi dodici mesi il modo di fare informazione che fu di Kyle Phillips, prematuramente scomparso nel 2013: mancanza di pregiudizi, curiosità professionale, serenità di giudizio, voglia di esplorare, franchezza, brillantezza nello scrivere e sobrietà nel comportamento.
A seguire riflettori puntati su uno dei prodotti-simbolo della tradizione toscana, la schiacciata con l’olio. Verranno premiati gli otto forni – quattro di Firenze città, quattro della provincia – selezionati tra gli oltre cento segnalati dai soci Aset che avranno prodotto le schiacciata più buone o tipologicamente rappresentative. Articolata da quest’anno su base provinciale, l’iniziativa nasce sulla scia del “Censimento della schiacciata toscana” varato nel 2013 da ASET, Vetrina Toscana (il progetto di Regione e Unioncamere che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio) e Accademia della Crusca. Il censimento ha individuato nella nostra regione cinque macrotipi di preparazione della schiacciata e oltre seicento modi di chiamare il prodotto.
Dopo una serie di assaggi, tutti rigorosamente anonimi, i giornalisti ASET hanno individuato le schiacciate che meglio esprimono le caratteristiche di tipicità ed eccellenza nelle sue varie tipologie. La partecipazione alla serata, a posti limitati, è aperta al pubblico su prenotazione (allo 055 245 247), al costo di 12 € per persona.