Un viaggio nei sapori dell’epoca di Pontormo e del Rosso Fiorentino. E’ il progetto ideato in occasione della grande mostra Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera” che si tiene a Palazzo Strozzi fino al 20 luglio 2014, da Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove i ristoranti e le botteghe che utilizzano i prodotti del territorio. Il ristorante Mastro Ciliegia presenta un menù, valido per tutto il periodo della mostra, elaborato dal cuoco Giuseppe Alessi, sulla base di documenti storici delle committenze degli artisti tra cui lo stesso “Diario” del Pontormo. Una scelta di piatti che permette di vivere questo grande evento anche al di fuori delle mura di Palazzo Strozzi e di far immergere ancora di più il visitatore nell’atmosfera del periodo.
Come noto, il Pontormo e il Rosso Fiorentino furono fra i pittori più anticonformisti e spregiudicati e protagonisti del nuovo modo di intendere l’arte che Giorgio Vasari chiama “maniera moderna”, e quest’aria di cambiamento portata dai due artisti nella pittura si rispecchia nell’innovazione che anche in cucina e a tavola arrivò a influenzare, con la decisiva complicità della magnificenza medicea, la scena europea. “La valorizzazione coordinata della cultura, della promozione turistica e di quella commerciale è un tratto vincente e convincente di queste sperimentazioni. L’obiettivo cui stiamo lavorando è di mettere a sistema questo insieme di iniziative per accrescerne l’efficacia” chiosa l’assessore regionale alla cultura e al turismo Sara Nocentini.
Per la realizzazione del menù sono stati utilizzati prodotti forniti da aziende “innovative” vincitrici del concorso della Provincia di Firenze: “Un futuro da coltivare” che ha premiato le migliori esperienze di agricoltura multifunzionale e civica, divise per sezioni tematiche. Un nuovo modo di intendere l’arte culinaria che trasformerà i piatti arricchendoli con l’uso di spezie, verdure, e introdurrà l’utilizzo delle posate. Un’innovazione tanto importante da influenzare tutta l’Europa e tale da trasformare la cucina da semplice soddisfazione di un bisogno primario a espressione elegante e raffinata della vita di corte. “Questa, la cucina, è una delle cose di cui siamo debitori ai voluttuosi italiani che seguirono la corte dei medici” (D. Diderot).
Il concorso conclude il progetto della Provincia di Firenze “Terre Fiorenti” che si propone di dare visibilità alle tante pratiche virtuose in tema di agricoltura civica presentando esperienze innovative sperimentate in Toscana tra cui: la valorizzazione del territorio e tutela dell’ambiente, la produzione di agro-energie, il miglioramento dei servizi.