Quando abbiamo ridisegnato questo sito web, in occasione del decennale della rivista lo scorso giugno, ci siamo posti una serie di domande, che provavano a gettare lo sguardo non sul passato ma sui prossimi dieci anni. Abbiamo deciso, per esempio, di mantenere un layout tipicamente giornalistico, con una homepage che mostrasse in primo luogo le notizie di attualità e in secondo luogo le varie tematiche o categorie di cui si occupano i nostri articoli. Perché in fondo siamo giornalisti ed è nelle storia del giornalismo che affondiamo le nostre radici.
Abbiamo deciso, soprattutto, di abbandonare qualsiasi forma di pubblicità. I lettori di più vecchia data ricorderanno che in passato, tra un paragrafo e l’altro di un articolo o più spesso nella barra laterale, apparivano dei riquadri pubblicitari. Si trattava del tentativo di monetizzare il nostro lavoro, un tentativo peraltro comune alla stragrande maggioranze delle riviste online, con esiti diversi per ciascuno. I riquadri erano – è bene specificarlo – automatizzati: vale a dire che non eravamo noi a decidere del contenuto dei singoli spot pubblicitari. E questo generava spesso una disarmonia, in primo luogo tematica, e spesso anche estetica. Ci si trovava, per esempio, a leggere una recensione di un ristorante stellato venendo interrotti nella lettura da uno spot o da un banner che reclamizzava prodotti o servizi di ben altro settore.
Gli introiti derivanti dalla pubblicità erano inoltre marginali, e questo non rappresentava certo un incentivo a continuare questa pratica. Il redesign del sito ci ha permesso di fermarci e riflettere: cosa volevamo offrire ai lettori, a quelli che ci seguono da tempo e a quelli che si aggiungono ogni giorno? Ecco cosa ci siamo chiesti. E la risposta è stata: un’esperienza di lettura profonda, senza distrazioni, che fosse anche visualmente gradevole. Il formato del nostro sito, dalla homepage ai singoli articoli, riflette questa volontà.
Sul Forchettiere, dunque, non troverete alcun riquadro pubblicitario. In un’epoca di distrazione di massa, proviamo in questo modo a dare il nostro piccolo contributo affinché siano i lettori a scegliere il cosa, il come, il quando e il dove concentrare la propria attenzione.