Dopo 20 anni nel 2018 è fallita la Beppa Fioraia, noto ristorante d’Oltrarno. Ma per il locale non è la fine: in attesa che il curatore fallimentare indica l’asta che sancirà la nuova proprietà, viene co-gestito pro tempore dall’imprenditrice Di Gioia (ex Tosca)
Il baratro era dietro l’angolo, per la Beppa Fioraia: proprio nell’anno del suo ventesimo compleanno, il noto ristorante di via dell’Erta Canina, in Oltrarno – che già da qualche tempo stava incontrando difficoltà di gestione, come ci confermano fornitori e distributori – ha vissuto momenti difficili. Al punto di venire dichiarata fallita nel 2018, con subentro prima di una nuova società di gestione e, al termine del contratto di affitto, dell’amministrazione controllata da parte del curatore.
Lo scorso 6 marzo, in particolare, scaduto il contratto la società ha ceduto il passo al curatore fallimentare, che adesso dovrà indire un’asta per affidare la Beppa Fioraia a un nuovo gestore. Fin qui tutto “normale”. Ma il rischio era di dover tenere chiuso il locale per un periodo di tempo più o meno lungo, almeno fino all’estate. Invece, con una scelta che a detta dei tecnici conta pochi precedenti, la co-gestione del locale è stata affidata a uno dei concorrenti della futura asta, l’imprenditrice Valentina Di Gioia, già titolare del Tosca al primo piano del Mercato centrale.
Dallo scorso 8 marzo è lei, a tentare di rimettere in carreggiata la Beppa Fioraia: dei 17 dipendenti originari – tra cucina e sala – ne sono rimasti circa la metà, e la situazione che la Di Gioia si è trovata davanti in via dell’Erta Canina era tutt’altro che facile. Ma l’imprenditrice pugliese non è nuova a operazioni di “rimessa in corsa” (Buoneria) o di lanci (Casa Me’ Mà a Figline). In attesa che in estate l’asta stabilisca chi sarà il prossimo titolare, fiorentini e turisti sono avvisati: il locale resta aperto.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
“La società Beppa srl non è fallita all’inizio di marzo (…) ed ha rilasciato l’azienda a seguito di scadenza del contratto di affitto senza che sia intervenuto alcuno sfratto esecutivo”.
Sig.ra Monica Serafini – amministratore Beppa srl
Qui il documento integrale inviato da Beppa srl il 20 marzo 2019
Questa invece la nostra risposta: “Prendiamo atto della lettera della società Beppa srl, che nella stesura originaria dell’articolo non era stata nemmeno menzionata. Abbiamo infatti raccontato del fallimento della Beppa Fioraia come ristorante, distinguendolo quindi dalla società di gestione. Se esistono un curatore fallimentare e un’asta pubblica, comunque, è di tutta evidenza che un fallimento ci sia stato”.